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5 trend e-mail marketing destinati a scomparire nel 2016

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5 trend e-mail marketing destinati a scomparire nel 2016:

5 trend e-mail marketing scompariranno nel 2016. Il mondo del web marketing è particolarmente difficile da tenere intatto; ma anche strutturato in una serie di attività che possano essere valide nel tempo e per le dinamiche di mercato. Tali dinamiche, essendo particolarmente volubili e sfuggenti, costringono a uno studio efferato e imponente tutti gli attori professionali coinvolti in qualche attività online. A tale proposito abbiamo esposto qui di seguito 5 trend e-mail marketing che si prevede siano destinati alla fine; a partire da quest’anno, dato il grado di obsolescenza al quale sono legati, tendenze che non sono più tali, perchè non più in grado di misurarsi con i desideri e le esigenze dei consumatori attuali.

1) Inviare email senza l’opzione di disiscrizione

Bisogna sempre lasciare che i destinatari delle proprie email abbiano la libertà di disporre apertamente della possibilità di disiscriversi dalla mailing list loro proposta. Questo è un passo fondamentale da tener presente, perché gli utenti possono avere miriadi di ragioni per non sentirsi più coinvolti nel ricevere i messaggi; così che bersagliarli di email contro la loro volontà non può che incrinare irreparabilmente la reputazione dell’azienda o imprenditore in questione. E’ anche possibile il fatto che questi destinatari abbiano mostrato un iniziale interesse nei confronti delle attività proposte dall’e-mail di routine; ma può anche darsi che a tale interesse non sia subentrata una reale decisione di usufruire di un servizio di newsletter costante e prolungato.

2) Email asettiche destinate a un target non specificato, sono tra i 5 trend e-mail marketing destinati a sparire

I destinatari delle email, secondo una recente ricerca, sono molto meno inclini a portare pazienza rispetto agli annni scorsi, complice anche il sovraccarico di informazioni e dati di cui l’era attuale è tanto farcita. Di conseguenza, l’antica e tradizionale pratica di inviare email asettiche a un target imprecisato è prossima a divenire obsoleta. Al suo posto, sempre più email marketers si stanno impegnando a utilizzare strumenti particolari per targetizzare i profili di coloro che più possono sentirsi vicini alle proprie attività, e interessati a saperne di più. E’ il caso del “behavioral segmentation”, una strategia di marketing che si propone di dividere i consumatori in gruppi tra loro distinti; pe rconsentire loro di ricevere contenuti unici personalizzati sulla base delle attività che hanno intrapreso e compiuto nel passato.

3) Spam-oriented email

Se la prima impressione è sempre quella buona, tale affermazione è assolutamente veritiera e fondamentale quando si tratta di email marketing. Solitamente, quando si apre un’email, l’oggetto dell’email ha la precedenza sul nome del mittente. Per questo, assicurarsi di scegliere un oggetto valido e accattivante è un processo imprescindibile; per chiunque abbia intenzione di migliorare la propria strategia di email marketing. Inoltre, la selezione di una frase chiara e facilmente comprensibile è la soluzione più indicata per evitare che la propria email possa essere tacciata di spam.

4) Email che non sono responsive

Le email che non sono fondate su un design responsive sono destinate al tramonto. Bisogna che si consideri il fatto che la ricezione delle email tramite mobile devices è sempre più forte e diffusa, al punto che oltre il 50% di esse viene letto su un simile dispositivo. A tale proposito, non suona errata l’idea di affidarsi a strumenti quali GetResponse, un servizio che permette di creare un email design capace di adattarsi alle regole di uno smartphone o di un tablet senza problemi.

5) Molteplici Calls to Action

L’utente medio è abituato a ricevere dozzine di mail al giorno, siano questi dei messaggi relativi al mondo del lavoro, o si tratti di offerte importanti o messaggi dal sentore di spam. Per questo motivo, inviare ai propri clienti o a un utente online delle email composte da molteplici calls to action può rivelarsi nocivo per il successo della propria attività di email marketing. E’ consigliabile rimanere focalizzati sui propri obiettivi attraverso un piano comunicativo chiaro e diretto ed essenziale, per il bene tanto del cliente quanto della propria azienda.

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Manager eclettico, dopo 15 anni di consulenza IT in Italia e all’estero per importanti aziende italiane e multinazionali, fonda la web agency Jusan Network. La storia della Jusan Network inizia nel 2005 con un’ampia visione strategica nel campo del IT e della Digital Transformation. Nel corso degli anni si è sempre più focalizzata nello sviluppo di e-commerce e nella comunicazione digitale diventando un punto di riferimento importante per Istituzioni Nazionali e Internazionali, Enti Governativi e multinazionali. Oggi all’avanguardia anche per quanto riguarda discipline come Graphic Design, Branding, Web Marketing, Social Media Marketing, Content Marketing, sviluppo e strategie SEO, formazione e organizzazione d’eventi. Insieme a EcommerceDay e EcommerceGuru, l’innovativo magazine online dedicato al commercio elettronico, punto di riferimento importante per chi vuole dedicarsi alla vendita online, Samuele Camatari crea l’Accademia dell’eCommerce, una scuola che offre numerosi corsi di formazione sul web marketing e sulla vendita online. Samuele Camatari è Presidente Turinin, docente IED, Enaip e formatore del top management di importanti aziende italiane.