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8 modi per proteggere il tuo e-commerce

Il 2020 è stato l’anno dei data breach. Oltre mezzo miliardo di record personali sono stati considerati persi / violati a causa di attacchi informatici.

Le minacce di phishing, ransomware e malware è più grave di quanto un semplice cittadino possa immaginare. Queste minacce oggi influenzano il modo in cui facciamo business, effettuiamo transazioni finanziarie, acquisti online e persino quando comunichiamo con gli altri. 

Mentre iniziare a vendere online è diventato relativamente semplice, tenere al sicuro i dati da hacking, phishing e altri attacchi informatici non lo è. È un incubo per la maggior parte degli imprenditori online. 

Per i proprietari di piccole imprese, il rischio è ancora maggiore poiché la scelta delle misure di sicurezza è spesso al di là della portata delle risorse che hanno a disposizione. 

Ecco 8 modi comprovati in cui una piccola impresa che fa commercio online può garantire la sicurezza a sé stessa e ai propri clienti. 

1. Raccogli solo i dati che utilizzerai

Non raccogliere dati solo perché puoi. Potrebbe benissimo diventare un problema aggiuntivo in caso di data breach. l principio di minimizzazione dei dati fa parte dei principi in base ai quali si effettua il trattamento dei dati. Esso parte dall’idea che, salvo poche eccezioni, un titolare deve trattare solo i dati di cui ha realmente bisogno per raggiungere le finalità del trattamento.

Quasi tutte le landing page e i form di registrazione online sono ottimizzate per raccogliere tante informazioni. È facile raccogliere l’e-mail del cliente, il numero di telefono o anche i numeri della carta di credito. Ma prima di raccogliere e accumulare queste informazioni importanti, sarebbe opportuno domandarsi se sono davvero necessari.

Per un e-commerce, non è necessario raccogliere tutte le informazioni possibili da un cliente. Se tali informazioni sono sensibili e che, se violate, possono causare gravi perdite, problemi ai clienti e danni di immagine all’azienda, è meglio non raccoglierle. 

2. Non memorizzare le informazioni sulla carta di credito del cliente

Come per il punto precedente ma con un leggero Add-On. I numeri di carta di credito e i nomi dei clienti sono essenziali per facilitare un rapido checkout. Tuttavia, non è necessario archiviarli nei server online. Archiviare informazioni così sensibili online è come raddoppiare la scommessa sulla sicurezza informatica. In effetti, è una violazione importante degli standard PCI. 

Se queste informazioni sensibili vengono perse, ti ritroverai con una reputazione danneggiata e anche sanzioni legali per le perdite causate ai clienti. Come regola generale, non memorizzare online informazioni sensibili come il numero di carta di credito del cliente. Se proprio necessario e sei autorizzato, conservali in un archivio offline dove sono lontani dalla portata degli hacker. Nel caso degli e-commerce il meglio è utilizzare dei sistemi di pagamento PayPal, Stripe, ecc. per gestire l’intera transazione relativa alla carta di credito in maniera sicura e protetta.

3. HTTP + TLS= HTTPS

I certificati TLS (Transport Layer Security) standard successore del più famoso SSL (Secure Socket Layer), sono soluzioni chiavi in ​​mano che crittografano i dati scambiati durante la navigazione delle pagine web. La crittografia TLS è la migliore forma di sicurezza online che puoi fornire ai tuoi clienti. 

Un certificato TLS può aiutare a impedire agli hacker di intercettare le informazioni scambiate tra un browser web e un server. 

Oltre a fornire un livello di sicurezza aggiuntivo al firewall, TLS aiuta anche ad amplificare l’affidabilità del sito Web, in particolare un negozio di e-commerce. Dopo la configurazione del certificato SSL, la barra degli indirizzi del negozio evidenzierà l’URL in verde accanto al simbolo di un lucchetto verde. 

La configurazione del tuo sito web con certificato TLS lo renderà anche conforme agli standard PCI DSS. Fornisce il doppio del vantaggio al costo di uno.
Triste a dirsi (sembra incredibile) nel 2021 ci sono ancora siti web, anche e-commerce, in http. 

4. Essere conforme allo standard PCI DSS

La conformità PCI DSS è un must per qualsiasi sito web che effettua transazioni di denaro online. Lo standard di protezione dei dati PCI è adottato da tutte le società di carte di credito del mondo. È un parametro universalmente accettato per la sicurezza dell’e-commerce che identifica un sito Web come sicuro per effettuare transazioni di denaro. I livelli di conformità PCI DSS sono i seguenti. Confronta le metriche del tuo negozio e implementa le misure di sicurezza di conseguenza:

5. Aggiorna sempre il tuo sito web

Le applicazioni e il software che non sono aggiornati alle ultime versioni sono soggetti a hacking. Possono essere facilmente penetrati da criminali informatici che sfruttano a proprio vantaggio le vulnerabilità delle versioni precedenti. Gli hacker dispongono di software in grado di eseguire la scansione dei siti Web e di rintracciare sistemi o siti Web non adeguatamente protetti. Per evitare una tale possibile perdita, il modo migliore per procedere è aggiornare le release sw man mano che vengono rilasciate dai fornitori/produttori. 

6. Attenzione alle app e ai siti web falsi

Gli hacker ora stanno scrivendo app che sembrano identiche alle app originali. I clienti sono maggiormente esposti al rischio di inserire informazioni personali in APP o SITI fake/truffa. 

Il modo migliore per contrastare app e siti Web falsi è fornire l’autenticazione a due fattori. L’autenticazione a due fattori garantisce che il cliente acceda e invii informazioni solo a siti Web credibili e legittimi. 

7. Verifica chi ha accesso e a cosa

Secondo alcune statistiche, oltre il 62% delle fughe di dati aziendali è originata da addetti ai lavori. Gli attacchi interni sono in costante aumento dal 2014 e hanno raggiunto livelli allarmanti nel 2020. 

Rivedere periodicamente chi ha accesso e a che tipo di dati, chi può apportare modifiche  e controllare tali diritti di accesso, è parte integrante della sicurezza del sito web e dell’azienda nella sua interessa. Nel settore dell’e-commerce, ciò si traduce nella configurazione di controlli di accesso per amministratori, dipendenti, fornitori e clienti. 

8. Richiedi password complesse ai clienti

La sicurezza del tuo e-commerce inizia dai clienti. Sono i principali custodi delle proprie informazioni riservate. La loro sicurezza inizia con password complesse che non possono essere violate facilmente. 

Un negozio di e-commerce customer-oriented richiederà ai propri clienti di utilizzare password complesse che contengano un insieme di lettere, numeri e simboli. 

Migliora la sicurezza del tuo sito web

Ogni anno che passa, il numero di violazioni e minacce alla sicurezza aumenta in maniera esponenziale. La necessità di attuare serie misure di sicurezza come certificati TLS, controllo dell’accesso, autenticazione a due fattori, ecc. È diventata indispensabile. 

Sebbene abbiamo esposto 8 dei principali modi in cui le aziende possono migliorare la sicurezza del proprio sito Web/e-commerce, ci sono ancora altre azioni che possono essere esplorate e implementate. Tali ulteriori misure di sicurezza possono essere implementate come un nuovo inizio verso il raggiungimento della sicurezza completa dell’e-commerce.

E Tu, cosa hai fatto per rassicurare i clienti che il tuo e-commerce è sicuro?

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CEO & Business Consultant in FinData, Mario Arcella è un esperto di Compliance e Project Management. Socio di diverse startup e proprio la sua passione per la Sicurezza delle Informazioni l’ha portato a fondare FinData, una “Solution Company” che basa il valore di ciò che propone sui vantaggi che il cliente ottiene al termine dei progetti. Ha lavorato per ben 21 anni presso Ericsson come Project Manager. La sua citazione preferita è “tutte le cose sono difficili prima di diventare facili”, di John Norley. Cino Wang Platania è CSO & Business Consultant in FinData. Il marketing è stato il pilastro fondante della sua cultura professionale. Per primo, il marketing turistico per il quale è ancora docente in alcuni master, poi quello ICT per il quale ha amministrato una software house per 12 anni. Ora si occupa di data management, appunto per FinData, aiutando gli imprenditori a rendere sicuro il loro asset più importante dopo il capitale umano e quello finanziario.
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