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Advertising e Pubblicità meglio Online o Offline?

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Quando si parla di advertising tendiamo a dividere la pubblicità in due categorie: online, su internet, e offline. Quale delle due funziona meglio? E quali sono le differenze tra l’una e l’altra?

Advertising Offline: cos’è e come funziona

È il primo di pubblicità che impariamo a conoscere. Spot televisivi, cartelloni pubblicitari appesi per le strade, inserzioni sui giornali e settimanali o volantini sono tutti esempi di advertising offline. Insomma, è tutto ciò che non è via internet. Si tratta di un tipo di pubblicità più “fisico”, per così dire, visto che buona parte dei mezzi utilizzati possono venire proprio fisicamente toccati. Non si tratta, come si sente dire ultimamente, di un modo di fare pubblicità sul punto di morire. Anzi, una buona strategia di marketing e advertising solitamente è fatta da entrambi i tipi di pubblicità.
Al contrario del marketing online quello offline tende a essere più ampio, ma meno preciso sul target. Può capitare che girando per la città vediamo diversi cartelloni e, magari nessuno attiri la nostra attenzione. Oppure in televisione vengano pubblicizzati prodotti che a noi neanche servono. Si tratta di quindi di un metodo tendenzialmente meno preciso, ma capace di raggiungere molte persone. Una campagna di advertising ben fatta, in grado di attirare l’attenzione, magari sfruttando il guerrilla marketing, può avere effetti molto positivi. Un cartellone o uno spot divertenti, come quello dei Buondì per esempio, attira nuovi clienti e far parlare a lungo del prodotto, per esempio. Il grande potere dell’advertising offline è quindi quello di farsi notare. Non basta avere un cartellone, ma bisogna averne uno che spicchi sugli altri. Non serve solo lo spot pubblicitario, ma ne serve uno capace di rimanere in mente.

Advertising Online: di cosa si tratta

La pubblicità online invece è tutto ciò che viaggia via internet, dagli spot prima dei video su Youtube ai popup sui siti. Ha il vantaggio di essere estremamente targettizzabile, ma può diventare anche molto aggressiva. Difficilmente su internet ci troveremo davanti alla pubblicità di qualcosa che non ci interessa. Le aziende hanno la possibilità di scegliere il loro tipo di audience, l’età, il sesso, la lingua, il tipo di lavoro e così via, riuscendo a proporre alle persone solo ciò di cui hanno bisogno. Dove la pubblicità offline è generica e aperta a tutti, quella online è precisa e sa a chi rivolgersi.
Diventa quindi spesso necessaria per attirare una specifica nicchia di mercato. Inoltre ha la capacità di sembrare “più vicina” rispetto a quella offline. Molte aziende si rivolgono a influencer diversi per farsi notare o sfruttano i social network creandosi una pagina su facebook o un account su instagram. In questo modo si crea un canale sempre aperto con l’azienda. Non è più solo advertising dove uno vende e l’altro compra, ma c’è la possibilità di contattare in tempo reale il venditore. In questo modo il marketing online riesce a sopperire alla distanza fisica che si crea tra azienda e cliente.
Si tratta però di un tipo di advertising che segue i ritmi di internet, quindi più veloce rispetto a quello offline. Necessità, perciò, di personale capace di gestire questa velocità. Inoltre spesso banner pubblicitari e popup vengono percepiti come troppo aggressivi. Una pubblicità su youtube rischia di farsi odiare velocemente, così come un banner fastidioso, proprio perché estremamente vicina al potenziale cliente, stessa storia quando si parla di newsletter insistenti.

Integrare Pubblicità online e offline

Questa sarebbe la scelta migliore. Ormai il mondo si muove su questi due livelli e buona parte della vita delle persone viene vissuta online. A seconda del tipo di azienda e prodotto sarà necessaria una diversa campagna e diverse percentuali di advertising online e offline, ma per aver il miglior risultato possibile è necessario unire le due cose. Di strategie per rafforzare il proprio brand si parla spesso in diversi eventi e, per gli interessanti, sarà uno degli argomenti dell’E-commerce Day quest’autunno. Conoscere il proprio marchio e i propri clienti è il primo, fondamentale step per riuscire a creare una strategia pubblicitaria efficace, sia online, sia offline. Così da sfruttare al meglio le caratteristiche di entrambi questi stili e coprirne le debolezze, avendo il miglior risultato possibile.

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Manager eclettico, dopo 15 anni di consulenza IT in Italia e all’estero per importanti aziende italiane e multinazionali, fonda la web agency Jusan Network. La storia della Jusan Network inizia nel 2005 con un’ampia visione strategica nel campo del IT e della Digital Transformation. Nel corso degli anni si è sempre più focalizzata nello sviluppo di e-commerce e nella comunicazione digitale diventando un punto di riferimento importante per Istituzioni Nazionali e Internazionali, Enti Governativi e multinazionali. Oggi all’avanguardia anche per quanto riguarda discipline come Graphic Design, Branding, Web Marketing, Social Media Marketing, Content Marketing, sviluppo e strategie SEO, formazione e organizzazione d’eventi. Insieme a EcommerceDay e EcommerceGuru, l’innovativo magazine online dedicato al commercio elettronico, punto di riferimento importante per chi vuole dedicarsi alla vendita online, Samuele Camatari crea l’Accademia dell’eCommerce, una scuola che offre numerosi corsi di formazione sul web marketing e sulla vendita online. Samuele Camatari è Presidente Turinin, docente IED, Enaip e formatore del top management di importanti aziende italiane.