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Il tuo brand che archetipo è?

brand archetipo
Gli archetipi aiutano a categorizzare i brand.

Appartenere a una categoria, soprattutto quando ci si confronta con un mercato ampio e vario, aiuta a capire come piazzare il proprio brand all’interno dell’ecosistema fatto di marchi e aziende.
Con questa guida saremo in grado di capire a quale archetipo appartiene il nostro brand, per saperlo sfruttare al meglio nella comunicazione.

Cos’è un archetipo?

Il significato di archetipo lo definisce come primo esemplare o modello. E in effetti un archetipo è un modello di riferimento, che nell’ambito della comunicazione categorizza i vari brand. Ogni brand è associato ad un archetipo, ossia ad una personalità.

Leggi anche: Come si crea una brand identity?

Gli archetipi di personalità dei brand

Vediamo insieme i 12 archetipi:

  • Gli angeli custodi
    Si tratta di tutti quei brand che si preoccupano per gli altri, soprattutto per i loro clienti. Un esempio conosciuto è il marchio Lush di cura della persona.
  • I sovrani
    Sono brand che esercitano il controllo, dettano le regole e più che un prodotto vendono uno status. Questa categoria comprende tutti i brand del lusso.
  • I creatori
    Brand originali che danno vita a qualcosa di innovativo e spingono anche gli altri a farlo.
  • Gli innocenti
    Una categoria di brand ottimisti, che sognano un mondo idilliaco e perfetto. Mulino Bianco ne è un esempio più che autorevole.
  • I saggi
    Cercano la verità; sono brand come ad esempio Zanichelli, che ha conoscenze e vuole trasmetterle e condividerle con gli altri.
  • Gli esploratori
    Sempre alla ricerca di nuove esperienze, i brand esploratori mirano all’autenticità, meglio se fuori dalla propria comfort zone.
  • Gli eroi
    Con marchi del calibro di Pirelli e Montenegro, i brand eroi agiscono con coraggio e compiono azioni difficile.
  • I maghi
    Sono visionari, innovativi e trasformano i sogni in realtà. A questa categoria appartengono solitamente i grandi brand di tecnologia come Apple o Tesla.
  • I ribelli
    Puntano sull’umorismo, come Ceres o Motta. Infrangono le regole, sono del tutto sopra le righe.
  • Gli uomini comuni
    Questa categoria racchiude tutti i brand che mirano a creare un gruppo, come ad esempio la Moretti che si mostra concreta, amichevole e vicina per l’appunto all’uomo comune.
  • I burloni
    Utilizzano un misto di energia e divertimento, e hanno sempre la battuta pronta. Sono i brand che maggiormente abbracciano fenomeni di satira virale come i meme.
  • Gli amanti
    Brand romantici, maliziosi, che si lasciano scappare allusioni sensuali e sessuali come Müller. Questa è una categoria in via di estinzione, per via dell’utilizzo sfrontato del corpo femminile che non ha più appiglio sulle nuove generazioni come i Millennial o i Gen Z.

A cosa serve l’archetipo per il brand?

Gli archetipi aiutano nella gestione di una strategia comunicativa incisiva e mirata. L’archetipo, infatti, influenza molti aspetti della comunicazione, tra cui il tone of voice e il corpo del copy. Ma l’elemento più importante è riuscire a stabilire quale sia il target di riferimento del proprio brand.

Conoscere il proprio interlocutore è alla base della buona comunicazione, soprattutto digitale. La domanda è: a chi mi rivolgo e perché?
Una volta trovata la risposta sarà facile adattarsi alle più adeguate piattaforme di divulgazione con il giusto tono. Essere consapevoli del proprio pubblico e della propria mission in quanto brand serve a creare contenuti coinvolgenti, specifici e visibili.

E il tuo brand che archetipo è?

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