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Coworking e smart working: di che stiamo parlando?

Coworking e smart working

Concetti come coworking e smartworking sono all’ordine del giorno ormai. Ma di che si tratta? Vediamolo insieme.
Cinque o dieci anni fa non ci sarebbe mai venuto in mente di dire ai nostri datori di lavoro o colleghi “io lavoro in spazi di coworking, è un’abitudine che ho sposato da tempo”. Semplicemente perché cinque o dieci anni fa queste parole non esistevano. Sono entrate nel vocabolario comune solo più tardi, in seguito ai rivolgimenti provocati dalla Digital Transformation.

Coworking e smart working: di che stiamo parlando?

Sono cambiati tanto i tempi quanto gli spazi di lavoro, così come i rapporti aziendali e i contatti con i clienti. La stessa struttura piramidale in seno alle imprese ha lasciato posto a società più orizzontali, flessibili e trasparenti. In altri termini, si è trattato di una rivoluzione, che ha mutato sensibilmente ciò che si intende oggi per posto di lavoro.
L’evoluzione dei trend di natura tecnologica ha fatto sì che cambiasse anche lo stesso linguaggio adottato dal mondo del lavoro, introducendo nuovi etimi e definizioni. Quali sono i più utilizzati?

Smart working

Lo smart working è una modalità di lavoro organizzato per fasi o cicli senza che vi siano alla base dei vincoli precisi di orario o di luogo di lavoro. L’approccio mira a incrementare l’efficacia nel raggiungimento degli obiettivi lavorativi attraverso la libertà di scelta degli ambienti di lavoro e del tempo a disposizione. Il lavoratore è autonomo e libero di gestire come crede il tempo che gli viene concesso, a patto che riesca a raggiungere gli obiettivi entro una data scadenza.
La retribuzione viene calcolata in base all’obiettivo raggiunto. Attualmente i lavoratori dipendenti che hanno scelto una soluzione di smar working in Italia sono intorno ai 500mila.

Coworking

Un concetto di enorme popolarità nel mondo digitale, ed è facile capire perché. Si tratta di un approccio lavorativo che prevede la condivisione di uno spazio adibito a ufficio tra lavoratori provenienti da aziende diverse tra loro. In genere si tratta di liberi professionisti che viaggiano di frequente e possono permettersi di lavorare da spazi e ambienti diversi. Questi nomadi digitali sfruttano la flessibilità di tempi e spazi per accelerare il raggiungimento degli obiettivi. Inoltre, i costi di gestione sono infinitamente ridotti. Condividendo uno stesso spazio, i professionisti possono poi creare relazioni tra di loro, aiutandosi l’uno con l’altro a creare innovazione.

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Manager eclettico, dopo 15 anni di consulenza IT in Italia e all’estero per importanti aziende italiane e multinazionali, fonda la web agency Jusan Network. La storia della Jusan Network inizia nel 2005 con un’ampia visione strategica nel campo del IT e della Digital Transformation. Nel corso degli anni si è sempre più focalizzata nello sviluppo di e-commerce e nella comunicazione digitale diventando un punto di riferimento importante per Istituzioni Nazionali e Internazionali, Enti Governativi e multinazionali. Oggi all’avanguardia anche per quanto riguarda discipline come Graphic Design, Branding, Web Marketing, Social Media Marketing, Content Marketing, sviluppo e strategie SEO, formazione e organizzazione d’eventi. Insieme a EcommerceDay e EcommerceGuru, l’innovativo magazine online dedicato al commercio elettronico, punto di riferimento importante per chi vuole dedicarsi alla vendita online, Samuele Camatari crea l’Accademia dell’eCommerce, una scuola che offre numerosi corsi di formazione sul web marketing e sulla vendita online. Samuele Camatari è Presidente Turinin, docente IED, Enaip e formatore del top management di importanti aziende italiane.