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Intervista ai ragazzi del Social Media Marketing DAY

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Social Media Marketing Day. 13.800 tweet in 14 ore, oltre 30.000 in un mese: #SMMdayIT non è solo un congresso, è una community viva e attiva che fa, dell’evento ‘Social Media Marketing Day’, la cui terza edizione si è tenuta a Milano lo scorso 25-06, il punto focale di una attività di incontri, formazione, confronto e promozione dell’uso responsabile dei social network che dura per tutto l’anno.

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Al centro di questo fermento social e digital vi è la professionalità di un community manager, Andrea Albanese. Che oltre ad aver aggregato le più grandi communities di social media marketing in Italia e ad organizzare, ogni anno, il #SMMdayIT presso IlSole24Ore, svolge regolarmente attività di formatore, docente universitario, Social Media Marketing & Digital Communication & Marketing Advisor per enti pubblici e privati.

Lo abbiamo intervistato, per conoscere il suo punto di vista sull’evoluzione del Social Media Marketing in Italia; sulle possibili integrazioni con l’ecommerce e per chiedergli qualche consiglio pratico per le aziende italiane.

Quali sono i capisaldi del Social Media Marketing emersi durante #SMMdayIT 2015?

Possiamo riassumerli nelle 3C: Community, perché i Social Media si basano sulle persone e sulle relazioni fra le persone, saperle costruire e rafforzare è dirompente; Content, perché siamo bombardati con milioni di informazioni ogni minuto; e gli utenti hanno imparato a distinguere molto rapidamente ciò che è aria fritta da ciò che merita invece un click; Click, che è il segnale d’approvazione digitale e indica che ho saputo conquistare l’attenzione dei miei lettori; e che li sto portando lungo il cammino che ho disegnato per loro. A queste 3C aggiungiamo necessariamente la M di Mobile, che pesa sempre più sulla user experience e sui budget marketing e comunicazione delle aziende. Legata alla M di Mobile, abbiamo la D di Device in quanto ogni dispositivo ci offre una esperienza d’uso diversa; e nel mettere a punto strategie di social media marketing dobbiamo essere consapevoli del perché i nostri utenti utilizzino Android piuttosto che Apple e disegnare il loro viaggio ‘su misura’. Infine, non dimentichiamo la A di Ascolto, che è (o almeno dovrebbe essere) alla base di qualsiasi attività che le aziende vanno ad intraprendere sui Social Network.

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Parliamo proprio dell’Ascolto, allora. Voi tenete costantemente monitorata l’attività attorno al vostro hashtag di riferimento, #SMMdayIT: perché è così importante?

In eventi come il nostro la validità dei contenuti e l’attenzione del pubblico si misurano anche e soprattutto dalle conversazioni che si creano attorno all’hashtag di riferimento. Una conversazione ed una reputazione costruite nel tempo e attraverso una relazione costante con le communities che gestiamo. Basti pensare che nel mese di giugno #SMMdayIT è stato utilizzato in oltre 30.000 tweet. Tanto che, per il secondo anno di fila, il giorno dell’evento Twitter ci ha sospeso l’account ufficiale @smmdayit perché lo ha scambiato per un ‘robot’. Avete mai pensato a quanto ormai siamo tutti ostaggio dei vendor?

Importante avere almeno un sito personale che non risieda sui social network

Se il nostro profilo Facebook, Linkedin, Twitter venisse oscurato per una qualsiasi ragione, cosa che succede abbastanza spesso, noi cesseremmo di esistere. Per questo consiglio sempre di avere almeno un sito personale che non risieda su nessun social network. L’identità digitale sta diventando centrale per aziende e professionisti; i clienti, i lettori, cercano i brand online e se non li trovano vanno dai concorrenti – che spesso non sono neanche italiani – con un pesante impatto sull’economia e sul sistema paese.

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Abbiamo visto e letto nei giorni scorsi dell’inserimento dei pulsanti d’acquisto su social network come Pinterest e direttamente nella SERP di Google. Come vedi l’integrazione dei social network con l’ecommerce? Cosa dobbiamo aspettarci?

Il futuro dei social network è di diventare sempre più ‘accentratori’ delle attività degli utenti. I segnali ci sono tutti. Facebook indicizza maggiormente i contenuti nativi rispetto ai link; avete notato che da mobile i link non si aprono più con Chrome ma in un wrapper di Facebook? Più tempo gli utenti passano sulle piattaforme maggiore è il valore delle inserzioni pubblicitarie. Per questo l’integrazione con l’ecommerce avverrà in tempi rapidi. Come già d’altra parte accade in Cina, in cui basta fotografare il QR code di un prodotto sui display in metropolitana per averlo consegnato la sera al proprio domicilio. Piattaforme quali WeChat hanno al proprio interno, oltre all’ecommerce, anche il sistema di pagamento e l’arbitro che decide in caso di non conformità.

L’Italia è decisamente indietro sulla strada della digitalizzazione delle imprese. Siamo un paese iperconnesso, con una quantità enorme di smartphones, eppure le aziende e la PA stentano a comprendere appieno il potenziale di questi strumenti. Quali consigli vorresti dare?

Il primo passo per comprendere il potenziale di questi strumenti è formarsi e informarsi. Per questo come Social Media Marketing Day spingiamo tanto su eventi e incontri o i percorsi executive (webinar/video on demand); che abbiamo per esempio messo a punto con gli Osservatori del Politecnico di Milano. Comprenderli significa anche capire ciò di cui la propria azienda o il proprio brand hanno bisogno e identificare di conseguenza le risorse necessarie.

Affidare la gestione dei Social Media a professionisti

Una cosa è certa, non bisogna affidare allo stagista di turno la gestione dei canali social della propria azienda, si rischiano solo danni. Uno stagista non avrà mai le competenze necessarie di comunicazione, marketing e visione strategica per rappresentare l’organizzazione sui social network. Se poi l’azienda dovesse optare per un outsourcing della gestione dei canali, il nostro consiglio è sempre quello di trovare qualcuno, che sia agenzia o libero professionista, che lavori da partner; formando risorse interne e consentendo così una gestione collaborativa dei profili ed una crescita professionale del team.

LinkedIn è strategico per il network professionale

Per gli imprenditori, i CEO, i direttori marketing e comunicazione, ma anche per i responsabili vendite e i commerciali, mi sento di consigliare una forte presenza su Linkedin; si tratta di una piattaforma che ritengo strategica per la creazione e il mantenimento del proprio business personal brandin; nonché per l’identificazione di potenziali clienti e/o partner e per la gestione della customer relationship.

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Ultima domanda, cosa ne pensi dei sistemi di pagamento integrati nei Social Network?

Che sono oramai una realtà, Facebook negli USA ha appena inserito un pulsante (in Beta) per il trasferimento di danaro tra persone; WeChat ha un sistema di pagamento ed #ecommerce integrato nella chat (funziona solo in Cina per ora). Alcune banche Italiane stanno sviluppando sistemi di pagamento e/o trasferimento di denaro integrati con i Social, vedremo nei prossimi mesi 🙂

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Manager eclettico, dopo 15 anni di consulenza IT in Italia e all’estero per importanti aziende italiane e multinazionali, fonda la web agency Jusan Network. La storia della Jusan Network inizia nel 2005 con un’ampia visione strategica nel campo del IT e della Digital Transformation. Nel corso degli anni si è sempre più focalizzata nello sviluppo di e-commerce e nella comunicazione digitale diventando un punto di riferimento importante per Istituzioni Nazionali e Internazionali, Enti Governativi e multinazionali. Oggi all’avanguardia anche per quanto riguarda discipline come Graphic Design, Branding, Web Marketing, Social Media Marketing, Content Marketing, sviluppo e strategie SEO, formazione e organizzazione d’eventi. Insieme a EcommerceDay e EcommerceGuru, l’innovativo magazine online dedicato al commercio elettronico, punto di riferimento importante per chi vuole dedicarsi alla vendita online, Samuele Camatari crea l’Accademia dell’eCommerce, una scuola che offre numerosi corsi di formazione sul web marketing e sulla vendita online. Samuele Camatari è Presidente Turinin, docente IED, Enaip e formatore del top management di importanti aziende italiane.