Home Articoli Social ed Editoria: un pubblico difficile da conquistare

Social ed Editoria: un pubblico difficile da conquistare

Social editoria pubblico facebook e twitter

Il pubblico Social delle case editrici e delle testate giornalistiche online è uno dei più difficili da conquistare. Allora quali strategie di Social Media Marketing devono attivare le aziende che vogliono implementare il loro business in questo settore?

I Social Media indispensabili anche per l’editoria

Facebook, Twitter, Instagram, Youtube sono strumenti oramai indispensabili per il business di qualsiasi tipo d’azienda. La trasformazione digitale colpisce tutti, anche l’editoria e il mondo dell’informazione. I social media manager di Feltrinelli, Mondadori, Repubblica e Il corriere della Sera sono online tutti i giorni e sfruttano una serie di strategie tese alla diffusione di contenuti multimediali, ottimizzati soprattutto per Mobile.

Il pubblico social più difficile da “catturare”

Il pubblico dei lettori è uno dei più difficili da affascinare e coinvolgere in attività interattive che rimbalzano sui social. Perché, per loro stessa natura, sono apparentemente restii alla comunicazione digitale. Diciamo “apparentemente” perché in realtà il pubblico c’è ed è anche tanto. Semplicemente sono utenti più difficili da “catturare”. Ma una campagna ben studiata può far ottenere alla tua azienda un successo strepitoso, consentendoti di creare fidelizzazione e sviluppare engagement.

Facebook e Twitter: il social media marketing dell’editoria

Il social media marketing infatti ti permette a un costo estremamente ridotto di raggiungere un numero elevato di persone per poter dare vita a una vera e propria community, fedele e ben disposta a interagire con i rispettivi canali.
Facebook viene utilizzato per lo più per promuovere i libri in uscita, novità editoriali ed eventi, concorsi, offerte, ecc. Twitter invece funziona da cassa di risonanza per la condivisione di news e il dialoghi.
In generale comunque, i contenuti più apprezzati dagli utenti social sono immagini di backstage, book trailer, anticipazione, curiosità sugli autori, #savethedate e articoli.

Le case editrici italiane più Social

Mondadori, Einaudi, Rizzoli, Feltrinelli e Minimum Fax. Sono le più grandi in Italia e quelle che raccolgono più consensi sul web.
Mondadori sulla pagina ufficiale Facebook conta 408.953 iscritti e numerosissime interazioni, vista anche l’alta frequenza di pubblicazione (si parla di 3-4 post al giorno).
Il profilo Twitter di @LaFeltrinelli ha 11.200 tweet e 770.000 follower. La frequenza di pubblicazione è meno alta rispetto alla Mondadori, ma compensa con un’altissima qualità di contenuti. Tra i tanti, l’hashtag #accadeoggi con notizie legate a persone che ruotano attorno al mondo dell’arte e dell’editoria.

Le riviste online italiane più Social

I Social sono molto importanti anche per riviste online e testate giornalistiche. Secondo l’Anes Digital Outlook, Facebook resta al primo post dei social più utilizzati e con maggiori interazioni, ma Twitter e Linkedin lo seguono a ruota, soprattutto in ambiente news e giornalistico.
Il Fatto Quotidiano, laRepubblica, il Corriere della Sera, l’Huffington post, Wired. Moltissimi sono i nomi delle aziende editoriali coinvolte in attività di social media marketing per pubblicizzare i propri articoli e farli leggere a quante più persone possibili.

Le due tipologie di “lettore Social”

I lettori di riviste online o i frequentatori degli e-commerce e dei blog delle case editrici si possono dividere in due tipi.

  • Lettori poco attenti: sono proprio quelli che provengono dai social. Una notizia, un feed, una news dal titolo accattivante potrebbero indirizzarli sul sito web dell’azienda o sulla pagina dell’articolo. Tuttavia, se i contenuti non sono di alto livello e non riescono a coinvolgere nella giusta misura, è difficile che il lettore arriverà fino alla fine.
  • Lettori più attenti: sono quelli che invece arrivano da un motore di ricerca, perché hanno inserito le key-words per ricercare proprio quel contenuto lì.

L’obiettivo delle case editrice dovrebbe essere quello di trasformare queste due tipologie di utenti in lettori fedeli. Questa è un’operazione molto complessa.
Non basta una semplice condivisione di contenuti sui principali canali social per creare fidelizzazione. La soluzione sta nella capacità delle singole aziende di diventare “conversatori digitali” e investire nelle tecnologie e applicazioni che procedano ad attivare meccanismi di coinvolgimento diretto e massivo dell’utenza.
Più di qualsiasi altro, quindi, il pubblico social dell’editoria è un pubblico che ha bisogno di parlare, esprimere idee, confrontarsi.

Articolo precedenteCreate contenuti sul Web? Seguite queste dritte
Prossimo articoloEcco i trend tecnologici per il 2018
Manager eclettico, dopo 15 anni di consulenza IT in Italia e all’estero per importanti aziende italiane e multinazionali, fonda la web agency Jusan Network. La storia della Jusan Network inizia nel 2005 con un’ampia visione strategica nel campo del IT e della Digital Transformation. Nel corso degli anni si è sempre più focalizzata nello sviluppo di e-commerce e nella comunicazione digitale diventando un punto di riferimento importante per Istituzioni Nazionali e Internazionali, Enti Governativi e multinazionali. Oggi all’avanguardia anche per quanto riguarda discipline come Graphic Design, Branding, Web Marketing, Social Media Marketing, Content Marketing, sviluppo e strategie SEO, formazione e organizzazione d’eventi. Insieme a EcommerceDay e EcommerceGuru, l’innovativo magazine online dedicato al commercio elettronico, punto di riferimento importante per chi vuole dedicarsi alla vendita online, Samuele Camatari crea l’Accademia dell’eCommerce, una scuola che offre numerosi corsi di formazione sul web marketing e sulla vendita online. Samuele Camatari è Presidente Turinin, docente IED, Enaip e formatore del top management di importanti aziende italiane.