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È conveniente cambiare le piattaforme dei nostri E-commerce?

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Cambiare piattaforme e-commerce conviene? Le imprese che si dedicano ad attività pertinenti alla vendita online devono sforzarsi di migliorare continuamente i loro siti web. D’altra parte, la chiave per ottenere successo è data dalla capacità, da parte dell’impresa, di sapersi adattare, via via, a nuove sfide, ritmi e tendenze, modellando e limando i propri servizi a seconda dei comportamenti e abitudini d’acquisto degli utenti. Tra tutti questi attori professionisti, non sono molti i brand e le aziende che decidono, per i propri siti web e-commerce, di cambiare piattaforma, dietro la speranza che, così facendo, possano esserci più opportunità di crescita e profitto.

Tuttavia, affidarsi a un’altra piattaforma per la realizzazione del proprio sito web, può rivelarsi spesso una soluzione particolarmente brillante ed essenziale per la buona riuscita del proprio percorso di business. Naturalmente, prima di decidere di cambiare occorre sempre verificare se il trapasso a una nuova piattaforma possa valere in termini di spesa e profitti. Se si prevede che questi ultimi non riusciranno a salire, e le prime non saranno in grado di diminuire, sono poche le speranze in virtù delle quali un simile progetto si potrà rivelare vincente e duraturo, in termini di business.

Cambiare piattaforme e-commerce conviene?

Stando alla base dei numerosi resoconti elaborati da brand e rivenditori, a proposito del cambio di piattaforma, i risultati ai quali si può andare incontro possono essere esemplificati in tre modi diversi:

– Un disastro su tutta la linea: enormi quantità di denaro e di tempo spesi per un sito web che non funziona nemmeno.

– Impatto più o meno marcato: il sito web è funzionante, ma non cambia nulla. Non si assiste ad alcun incremento delle vendite, né a un maggiore coinvolgimento degli acquirenti e degli utenti.

– Vendite e profitti incrementati: il nuovo sito web riesce a incentivare il customer engagement e le conversioni,; segnando un incremento marcato sia delle vendite che del calo delle spese in marketing e altri tipi di attività.

Per quanto le prime due possibilità siano statisticamente più frequenti della terza, quando si cambia una piattaforma, non bisogna lasciarsi sopraffare dall’idea di un fallimento inevitabile. Se il pensiero di addentrarvi in tale strategia è radicato in voi più della paura per le possibili conseguenze negative che si potrebbero verificare, potete seguire questi semplici consigli; utili per comprendere meglio se la soluzione di impegnarvi in questo progetto sia davvero quello che avete intenzione di fare:

1) Essere pronti all’eventualità di un fallimento:

Essendo il cambio di piattaforma una rivoluzione che non riguarda soltanto il look o la navigazione del sito web, ma tutto il supporto tecnologico che gli pertiene, è chiaro che le possibilità di un fallimento, o di incorrere in qualche errore più o meno grave, sono più che fattive. Inoltre, l’intero processo comporterà necessariamente tempi e costi considerevoli. I rivenditori devono essere al corrente di tutte queste eventualità.

2) Evitare di creare siti web complessi:

Un sito web complesso può amplificare la portata di eventuali errori. Nel momento in cui lo si progetta, esso deve consistere di un’architettura sobria ed essenziale; capace di arrivare dritta al punto evitando di sovraccaricare inutilmente (per non dire fatalmente) i sistemi di cui ha bisogno per sostentarsi.

3) Coinvolgere il proprio team, per molti aspetti:

Coinvolgete il vostro team per fargli testare il sito in tutti i suoi punti e aspetti, così da scovare eventuali bug o funzionalità mancanti.

4) Testare il proprio sito su più browser distinti:

Assicuratevi di testare il sito web su diversi browser distinti tra loro. Inoltre, avvaletevi dell’aiuto dei mobile devices, così come del desktop, per verificare se il sito è ottimizzato per tali piattaforme.

5) La fase di progettazione ha un’importanza fondamentale:

Nessuno può conoscere il vostro progetto meglio di voi. Per questo motivo dovrete educare a fondo e in maniera dettagliata i programmatori che realizzeranno la vostra idea; in modo tale da ottenere un’architettura del sito adatta alle vostre aspettative imprenditoriali.

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Manager eclettico, dopo 15 anni di consulenza IT in Italia e all’estero per importanti aziende italiane e multinazionali, fonda la web agency Jusan Network. La storia della Jusan Network inizia nel 2005 con un’ampia visione strategica nel campo del IT e della Digital Transformation. Nel corso degli anni si è sempre più focalizzata nello sviluppo di e-commerce e nella comunicazione digitale diventando un punto di riferimento importante per Istituzioni Nazionali e Internazionali, Enti Governativi e multinazionali. Oggi all’avanguardia anche per quanto riguarda discipline come Graphic Design, Branding, Web Marketing, Social Media Marketing, Content Marketing, sviluppo e strategie SEO, formazione e organizzazione d’eventi. Insieme a EcommerceDay e EcommerceGuru, l’innovativo magazine online dedicato al commercio elettronico, punto di riferimento importante per chi vuole dedicarsi alla vendita online, Samuele Camatari crea l’Accademia dell’eCommerce, una scuola che offre numerosi corsi di formazione sul web marketing e sulla vendita online. Samuele Camatari è Presidente Turinin, docente IED, Enaip e formatore del top management di importanti aziende italiane.