Fondato nel 2010
Home Articoli Sanzioni POS 2020 cancellate

Sanzioni POS 2020 cancellate

sanzioni-POS
sanzioni-POS

Sanzioni POS 2020 cancellate è quanto decreta la Legge di bilancio 2020; una piccola sorpresa. La norma che prevedeva le sanzioni di € 30 oltre al 4% del valore della transazione, nei confronti degli esercenti, artigiani, commercianti o professionisti, che si rifiutavano di accettare pagamenti elettronici, è stata cancellata.

La mancanza di sanzioni POS ha contribuito al non adeguamento dei soggetti obbligati

In fase di conversione della Legge la sanzione è di nuovo sparita; di nuovo, perché l’obbligo di accettare i pagamenti tramite carte di POS esiste già da qualche anno, e precisamente dal 2014, ma è un obbligo che non ha mai previsto sanzioni. La mancanza di sanzioni ha avuto come conseguenza che moltissimi soggetti, seppur obbligati non si sono adeguati. Per questo motivo la prima versione della legge di bilancio 2020 aveva riproposto l’applicazione delle sanzioni; perché l’utilizzo del contante viene ritenuto un elemento che aiuta l’evasione fiscale.

Nessuna sanzione POS a chi rifiuta pagamenti elettronici per il 2020

Per il 2020 si conferma invece quanto fatto fino al 2019 e cioè che sarà obbligatorio per i commercianti, artigiani o professionisti, accettare i pagamenti elettronici tramite POS o carta di credito; ma non ci sarà nessuna sanzione nei confronti di chi si rifiuterà di porgere il POS al cliente.

Staremo a vedere in quanti, questa volta, correranno a dotarsi di POS sapendo di non rischiare nulla in caso di comportamento irregolare.

Incentivi a chi sceglie di utilizzare pagamenti POS tracciabili

Oltre alla piccola sorpresa della cancellazione delle sanzioni, il testo definitivo della Legge contiene anche l’agevolazione prevista come incentivo ad utilizzare i pagamenti elettronici tracciabili. Ai commercianti, artigiani e professionisti sarà riconosciuto un credito d’imposta del 30% delle commissioni addebitate per i pagamenti riscossi con carte di credito; al fine di ridurre i costi bancari che andrebbero naturalmente ad aumentare.

Questo credito d’imposta sarà riconosciuto solo ai contribuenti con volume di affari inferiore a 400 mila euro a partire dal prossimo 1° luglio 2020 e potrà essere utilizzato dal mese successivo alla sua maturazione, indicandolo sulla dichiarazione dei redditi.

Articolo precedenteGrande successo per CERTAMENTE. La 5° edizione dell’evento sul neuromarketing
Prossimo articoloCos’è e cosa ci rivela Pinterest100?
Commercialista e revisore legale in Roma, si occupa, nell’ambito dell’attività professionale, in primo luogo di fiscalità d’impresa ed IVA, contenzioso tributario, consulenza e organizzazione aziendale e soprattutto della tutela del patrimonio familiare. È autore di numerose pubblicazioni su riviste nazionali e, nell’ambito dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (ODCEC) di Roma, è stato membro della commissione Accertamento e Riscossione e attualmente ricopre il ruolo di vicepresidente della Commissione Antiriciclaggio, nonché vicepresidente del Collegio Italiano Privacy. Partecipa in qualità di relatore a convegni e corsi di formazione professionale per commercialisti e associazioni di categoria che trattano e approfondiscono temi fiscali, contabili e in tema di antiriciclaggio. Recentemente è stato insignito dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica.
Exit mobile version