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Tre strategie per un advertising su cui porre l’attenzione

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Con l’avvento dell’anno nuovo, anche il mondo dell’advertising è destinato ad avere un ruolo chiave all’interno delle odierne dinamiche di mercato.

Advertising 2016? Ecco tre consigli:

Si prevede che i marketer investiranno molto di più nei cosiddetti banner ads, rispetto ad altri tipi di digital advertising (su 5 dollari spesi su altri tipi di digital advertising quest’anno, 1 di questi dollari verrà investito appunto nel banner advertising). Ad ogni modo, in una visione più generale, è bene considerare il mondo dell’advertising come un tutto organico, da conoscere e approfondire pienamente, in modo da poterne sfruttare tutte le potenzialità. A tale proposito, abbiamo stilato una lista di tre strategie advertising su cui occorre concentrarsi, tanto nel 2016 quanto negli anni futuri.

Video Ads in testa:

Il budget speso per i video interesserà circa il 14.3% della spesa in advertising, con un incremento di quasi due punti in percentuale rispetto all’anno sconto, secondo quanto afferma un recente studio a opera di eMarketer. Curiosamente, l’ad spending relativo ai video si concentrerà di più sui desktop, rispetto ai mobile devices. Nonostante la straordinaria diffusione di questi ultimi strumenti, il video advertising sui dispositivi mobile è un settore tutto sommato ancora poco conosciuto, la cui crescita procede comunque in maniera costante. Lo stesso sviluppo delle Applicazioni, e la loro comodità di utilizzo, è un terreno fertile per la proliferazione di questo tipo di advertising; tenuto inoltre conto del fatto che sempre più utenti vanno utilizzando dispositivi mobile per le proprie attività online.

Instagram Ads:

La piattaforma Social Media che sta letteralmente spopolando in tutto il mondo, può contare ora su oltre 400 milioni di utenti attivi; una cifra da tenere attentamente in considerazione. Essendo formata in prevalenza da un’audience composta in gran parte da ragazzi o giovani adulti (il 53%dei suoi utenti non raggiunge i 29 anni di età), la piattaforma ha potuto porgere ai brand l’occasione di venire incontro ai cosiddetti millennials (la generazione Y, o del nuovo millennio); occasione che non sarebbe stata possibile altrimenti, se non attraverso vie forse più ardue.
Per quanto riguarda l’advertising, Instagram può offrire tre generi specifici di ads:

Image ads: equivalenti ai Link Ads di Facebook, con la differenza che, rispetto ai primi, marcano molto di più l’impronta visiva dei prodotti pubblicizzati.
Carousel ads: sono simili agli Image Ads, ma a differenza di questi ultimi viene offerta la possibilità di inserire molteplici immagini all’interno del medesimo ad; così da permettere ai brand di mostrare più immagini in un unico annuncio, ottimizzandone l’utilizzo e l’efficacia.
Video Ads: limitati a 30 secondi di immagini in movimento, possono essere molto utili per veicolare l’attenzione degli utenti sui prodotti pubblicizzati.

Facebook:

Riuscire a identificare un’adience cui rivolgersi, quando si pianifica una campagna advertising su Facebook, è un mestiere che può creare difficoltà. Il vero segreto per riuscire a cogliere i benefici (in termini di ads) derivati dall’utilizzo dalla piattaforma Social Media più famosa al mondo, consiste nel trovare la cosiddetta “custom audience“; ovverossia, un ristretto gruppo di persone attorno al cui interesse concentrare tutti i propri sforzi. Una volta identificata, potrete sfruttare il potere delle newsletter per contattare tale audience e coinvolgerla, invogliandola a interessarsi appieno delle vostre attività.

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