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Supply Chain Management: che cos’è e perché è così importante

Supply Chain Management: che cos’è e perché è così importante
Supply Chain Management: che cos’è e perché è così importante

Negli ultimi anni, la Supply Chain Management ha assunto un ruolo fondamentale all’interno delle aziende produttrici e anche nella nostra vita di tutti i giorni. La spedizione veloce di Amazon a casa nostra o il pacchetto di pasta negli scaffali del supermercato, sono solo due esempi banali del ruolo di questa importante area aziendale. Ma cos’è la Supply Chain Management e come funziona?

Che cos’è la Supply Chain Management

La Supply Chain Management (SCM) è un campo fondamentale nell’ambito della gestione aziendale, che si occupa di ottimizzare il flusso di materie prime, prodotti semilavorati e finiti, nonché di informazioni e denaro lungo l’intera catena di approvvigionamento e distribuzione. Il suo obiettivo principale è quello di massimizzare il valore per il cliente e ridurre i costi complessivi della catena di approvvigionamento.

In altre parole, la Supply Chain Management è il processo di gestione e coordinamento di tutte le attività coinvolte nel flusso di beni e servizi, dalla produzione all’acquisizione da parte dei consumatori finali. Questo include la pianificazione, l’approvvigionamento, la produzione, la distribuzione e il monitoraggio delle risorse necessarie per soddisfare la domanda dei clienti, con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza, ridurre i costi e migliorare la soddisfazione del cliente.

Inizialmente, questo campo aziendale veniva spesso associato alla gestione del magazzino. Oggi, invece, è la spina dorsale della pianificazione e della gestione aziendale, connessa in ogni sua parte. Negli ultimi anni la Supply Chain Management ha stretto un forte legame con la sostenibilità, per poter rispondere in modo più trasparente alle esigenze dei consumatori sulle tematiche ambientali e sociali.

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I quattro pilastri della Supply Chain Management

I quattro pilastri della Supply Chain rappresentano le diverse tappe del suo percorso organizzativo: dalla produzione al consumatore finale. Questi pilastri possono essere suddivisi in quattro fasi principali, ognuna delle quali comprende una serie di processi più specifici:

Approvvigionamento. Questa fase riguarda il processo di identificare, acquisire e pianificare l’approvvigionamento delle materie prime necessarie per avviare la produzione. Coinvolge decisioni su come, dove e quando ottenere le materie prime. Ma non solo. L’attività dell’approvvigionamento garantisce che l’azienda disponga di tutti i materiali, le forniture, gli strumenti e le attrezzature necessari per la produzione dei prodotti, assicurandosi che tutto sia disponibile tempestivamente e anticipando le esigenze del processo. Un team dedicato agli acquisti adeguati serve a evitare il rischio di interruzioni nella produzione a causa della mancanza di materiali o al contrario di acquisti eccessivi che comporterebbero una gestione inefficiente del budget.

Produzione. È la fase in cui avviene la trasformazione delle materie prime in prodotti finiti attraverso l’attività di fabbricazione. Qui vengono impiegate le materie prime e realizzata la produzione effettiva. In questa fase, vengono svolte diverse operazioni di Supply Chain management volte a valutare costantemente i processi e nel caso intervenire. Per esempio, valuta il rendimento delle apparecchiature e il monte ore lavorative necessarie.  

Distribuzione. Questa fase comprende tutte le attività coinvolte nel trasferimento dei prodotti finiti dai luoghi di produzione ai consumatori finali. Include operazioni di trasporto, gestione degli inventari, operazioni di magazzino e altre attività svolte da distributori, rivenditori e piattaforme di vendita online. La Supply Chain si conclude quando il prodotto raggiunge gli scaffali dei negozi o, attraverso il commercio online, viene consegnato direttamente ai consumatori. Un’azienda gestisce efficacemente questa fase finale della Supply Chain quando i prodotti vengono movimentati rapidamente dal magazzino al cliente.

Comunicazione. Ultimo, ma non per importanza, è il valore dell’integrazione a livello comunicativo. La Supply chain deve essere in contatto con tutte le aree aziendali e ricevere costanti aggiornamenti. Ogni individuo coinvolto nel processo di produzione collabora e comunica tra loro, superando le divisioni in compartimenti stagni. I team integrati lavorano congiuntamente per garantire il corretto avanzamento del prodotto fino alla fase di distribuzione. Questa sinergia consente di monitorare l’intero flusso operativo e identificare tempestivamente le aree che necessitano di intervento. Una comunicazione ottimale contribuisce a ridurre gli errori, i quali comportano costi in termini di tempo e denaro.

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I vantaggi della Supply Chain

Una gestione efficiente della Supply Chain, basata su dati in tempo reale e una visione completa e informata della catena, porta numerosi vantaggi aziendali. Questi includono miglioramenti nelle performance operative e una riduzione dei costi, contribuendo a un aumento dei profitti complessivi.

Innanzitutto, si crea una migliore collaborazione. Questo grazie a un flusso automatizzato di informazioni lungo l’intera Supply Chain, che risolve la sfida delle informazioni frammentate che spesso causano perdite di opportunità di vendita.

Poi, un maggiore controllo sulla qualità è garantito attraverso una stretta supervisione sui fornitori diretti e indiretti, stabilendo standard di qualità e monitorando le prestazioni attraverso audit periodici e KPI rilevanti. Questo è un aspetto fondamentale anche per il bilancio non finanziario dell’azienda, ovvero sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Tutto deve essere trasparente, anche ciò che arriva al di fuori delle competenze puramente aziendali.

Inoltre, l’efficienza è incrementata grazie ai dati in tempo reale sulla disponibilità delle materie prime e sulla produzione, consentendo piani di backup per ridurre i rischi di interruzioni nella catena di approvvigionamento. Questa eventualità era diventata tangibile con la pandemia da Covid-19. Qui, una Supply Chain management preparata ha fatto la differenza per garantire i prodotti sugli scaffali o la reperibilità delle merci.

L’ottimizzazione delle spedizioni minimizza i costi di consegna, aumentando i profitti o migliorando la soddisfazione del cliente reinvestendo i risparmi.

Infine, la riduzione dei costi generali è ottenuta sostituendo le scorte a rotazione lenta con quelle più redditizie e ottimizzando le operazioni di magazzino attraverso l’automazione e una migliore gestione dell’inventario. L’intelligenza artificiale è diventata un’ottima alleata nel processo di digitalizzazione della Supply Chain.

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Perché è importante nei processi aziendali

Il Supply Chain Management è un’area fondamentale di ogni azienda, dalle più semplici alle più complesse. Mira a controllare le prestazioni di tutta l’azienda e a migliorare l’efficienza per ottimizzare il servizio al cliente, riducendo i costi operativi e il capitale impegnato. In altre parole, è diventato un driver cruciale per aumentare la competitività e la soddisfazione del cliente, diventando parte integrante del successo aziendale. Grazie all’evoluzione tecnologica, in particolare l’avvento di Internet e dell’intelligenza artificiale, la Supply Chain ha reso possibile una migliore coordinazione, integrazione e comunicazione lungo l’intera catena di distribuzione.

Questo si traduce in una previsione più precisa della domanda, consentendo di comprendere meglio le esigenze dei consumatori e pianificare azioni tempestive per ridurre i resi. Ottimizza anche il processo di trattamento degli ordini, la capacità produttiva, l’uso delle materie prime e l’integrazione tra domanda e offerta, produzione, logistica e marketing.

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