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Alessi, la storia del design tutto italiano

Dal 1921 l’azienda Alessi si è evoluta fino a diventare uno dei brand di punta del design italiano.

Una storia che ha toccato non solo l’industria e l’artigianato, ma anche i più grandi nomi nel mondo dell’arte e del design a livello internazionale.

Nel 2021, l’azienda ha festeggiato il 100° anniversario.

Prima di Alessi: Fratelli Alessi Omegna

Nel 1921, Giovanni Alessi fonda insieme al fratello la Fratelli Alessi Omegna, un’officina per la lavorazione dell’ottone e dell’alpacca con fonderia.
Le prime produzioni della FAO, in perfetta linea con i canoni europei dell’artigianato, rispettano l’attenzione per la qualità e il lavoro ben fatto in cui Giovanni crede profondamente.

È con Carlo, primogenito di Giovanni, che negli anni ’30 si accelera il processo di crescita aziendale.

La FAO abbandona i metodi artigianali per abbracciare un’ottica più industriale nella produzione dei suoi oggetti per la casa. Carlo è un abile disegnatore; saranno i suoi progetti a gettare le basi per la futura leader del design italiano.

Le trasformazioni di Alessi

Con la Seconda guerra mondiale alle porte, la FAO abbandona la produzione di oggettistica per la casa e la cucina e si impegna nella fabbricazione di materiali bellici; un cambiamento che ha toccato molte altre aziende italiane.

Questa prima trasformazione dovuta dalla necessità del momento storico sarà la spinta che porterà l’azienda a definire con più decisione la sua immagine di compagnia e marchio, entrando a tutti gli effetti nel nascente scenario del design.
La secondo trasformazione si consolida negli anni ’50 con un nuovo nome, ALFRA (ALessi FRAtelli) e con il passaggio dalla lavorazione dei metalli morbidi a quella dell’acciaio inossidabile. Le nuove infrastrutture industriali agevolano il processo e l’ALFRA si apre a nuove collaborazioni e nuove linee di prodotti.

Il successo internazionale di Alessi

Con gli anni ’60 il nome Alessi si consolida in tutto il mondo. La qualità dei prodotti Alessi porta al prestigioso premio Mercurio d’Oro per l’Industria” vinto nel 1964.

Nel 1970, si assiste all’entrata in scena di Alberto Alessi, nipote del fondatore. Questo è l’ultimo passo verso l’affermazione di Alessi come brand del design italiano. Le collaborazioni diventano internazionali e si affacciano sul mondo dell’arte con il progetto Alessi Après, mirato a produrre oggetti non solo funzionali, ma che soddisfino il bisogno di arte dei clienti.
Fra i grandi nomi dell’arte che hanno collaborato con l’azienda spicca quello di Salvador Dalì.

L’apertura di Alessi a nuovi designer

Sono molti i progetti lanciati da Alessi al fine di cercare i migliori attori del mondo del design.
Primo fra tutti e l’operazione Tea & Coffee Piazza negli anni ’80, una ricerca nel campo dell’architettura e del design. Il successo dell’operazione fra la critica e il pubblico decreta l’indiscusso dominio della compagnia come fabbrica di punta del design italiano.

La ricerca non si ferma e nei primi anni ’90 apre il Centro Studi Alessi. La missione del CSA è quella di elaborare nuove idee e nuovi concetti teorici sull’oggetto insieme a giovani designer nascenti. Il valore acquisito dall’azienda con il CSA è incalcolabile, con la nascita di nuovi linguaggi progettuali e di alcuni dei prodotti di punta del marchio.
Cambiano anche i materiali; oltre all’acciaio e ai metalli, l’azienda arricchisce la sua offerta con oggetti in legno, plastica, vetro, porcellana e ceramica.

Un nuovo millennio di design per Alessi

Le collaborazioni continuano, aiutando la compagnia a diventare il brand eclettico che conosciamo oggi. Il ruolo di Alessi nel campo del design italiano è sempre più riconosciuto, e la sua consapevolezza in materia spinge a partnership con aziende di settori lontani dal proprio.
In ogni progetto Alessi mantiene il desiderio di ricercare forme sempre nuove, espressive e decorative, di cui il marchio è ormai emblema.

Una vera opera di design deve far muovere le persone, trasmettere emozioni, riportare alla mente ricordi, sorprendere, andare controcorrente...”afferma Alberto Alessi

Etica e responsabilità sociale di Alessi

Oltre all’impegno in quanto industria di produrre valore economico, valorizzando al contempo il lavoro e l’impegno delle persone, Alessi è parte di un movimento globale che guarda al business come strumento per incidere con un impatto positivo sulla comunità. Il business è la forza per muoversi verso un beneficio comune che sia responsabile, sostenibile e trasparente.

Alessi ritiene il design come un fattore di miglioramento nella vita delle persone e lavora in questa direzione con progetti come Alessi for Children, volto a dare un futuro migliore a bambini senza famiglia in tutto il mondo, e Buon Lavoro per ideare strategie che valorizzino il lavoro in quanto attività socialmente utile.

Anche la salvaguardia dell’ambiente rientra fra le tematiche sociali care, che l’azienda da sempre si impegna a ridurre il più possibile l’impatto ambientale di tutti i processi produttivi e distributivi.
Salute, sicurezza, benessere e salvaguardia dell’ambiente sono solo alcuni dei temi cari all’azienda; solo alcuni dei motivi per cui Alessi è leader del settore e simbolo del design italiano e dell’industria italiana nel mondo.

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