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Facebook: un social per tutti?

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Facebook, il social più utilizzato, è una piattaforma per tutti?

Le piattaforme social, pur mantenendo le loro caratteristiche di base, sono sempre più simili le une alle altre. Questo avviene perché se un nuovo strumento funziona è utile implementarlo anche nel proprio progetto di social network, in modo da attirare un pubblico sempre maggiore e vario. Per quanto riguarda le novità Facebook è sempre stato l’apripista con tutte le app del gruppo. Ma Facebook è ancora un social per tutti?

Facebook è il social più utilizzato

Fra l’ampia offerta di social network a disposizione degli utenti navigatori del web, le app generaliste guidano ancora la classifica delle più utilizzate. In cima alla classifica fa capolino Facebook, saldamente posizionato al primo posto con quasi 3 miliardi di utenti attivi al mese.
Il segreto sta nel fatto che Facebook non ha mai smesso di innovarsi e migliorarsi, adattandosi per creare al suo interno tanti piccoli mondi per interessi diversi.

Perché gli utenti usano i social?

Secondo le analisi, ci sono tre ragioni primarie per le quali gli utenti navigano sui social media:

  • Rimanere aggiornati su news ed eventi
  • Trovare contenuti di intrattenimento
  • Occupare il proprio tempo libero

Queste sono poi seguite dalla condivisione di foto, dal voler rimanere in contatto con gli amici e i conoscenti e dal cercare prodotti sempre nuovi da acquistare.
Tutte funzioni che Facebook offre ai navigatori della sua piattaforma.

Facebook nel mondo del business

Anche fra le aziende Facebook resta un punto di riferimento, ritenuta con il 78% di preferenze la piattaforma più efficace per raggiungere gli obiettivi di business del brand. I dati mostrano anche come dopo la pandemia le aziende abbiano capito l’importanza di essere presenti online.

Un altro dato interessante è come i social media siano ancora tra i primi canali utilizzati dagli utenti per la ricerca di un brand. Facebook è la perfetta vetrina e la perfetta piattaforma per lo shopping, da cui tutte le altre piattaforme social dovrebbero imparare (e lo stanno facendo).

Leggi anche: Facebook per il business? Seguite queste linee guida

Una piattaforma di condivisione

Come già accennato, su Facebook è possibile mettere in mostra pezzi della propria vita o partecipare a gruppi e chat per condividere opinioni e interessi. Per queste ragioni sono generazioni come i Baby Boomer e la Generazione X a prediligere Facebook come social; è per loro fonte di informazione, interazione e intrattenimento, i tre motivi principali per cui si trovano sul web.

Leggi anche: Le generazioni sul web

Facebook è ancora inoltre un social che offre servizi sempre utili e pratici, più degli altri social; dalla possibilità di cercare lavoro o l’amore alla compravendita fra privati ci sono funzioni e servizi per tutti i gusti.

Informazione e disinformazione

Un’altra funzione attrattiva di Facebook è la possibilità di condividere informazioni e di fruirne attraverso le pagine ufficiali di portali di informazione e giornali autorevoli. Facebook è il secondo mezzo di informazione per gli italiani.

C’è però un dato da non sottovalutare emerso da una ricerca della New York University, e cioè che i post di disinformazione e fake news ricevono sei volte più interazioni e condivisioni rispetto alle notizie verificate. Nonostante la copertura dei post in termini di visibilità sia molto alta, a preoccupare è il valore che viene attribuito alle notizie false dagli utenti che valutano piattaforme non verificate come maggiormente libere di informare.

Sono i navigatori meno esperti a cadere nel circolo vizioso delle fake news, perché non conoscono a fondo altri mezzi di ricerca. A confortare è la sempre crescente percentuale di utenti che non si fidano dei post informativi su Facebook, arrivata al 9% negli ultimi mesi.

Facebook vuole essere un social per tutti

Con le sue funzioni sempre nuove e i suoi servizi, Facebook resta comunque appannaggio di una fetta di pubblico social abbastanza ristretta e che non comprende le nuove generazioni. Fatta forse eccezione per i Millennial, adolescenti e pre-adolescenti sono attratti da tutt’altri contenuti e tutt’altre piattaforme.

Per questa ragione Facebook sta cercando di fissare un obiettivo triennale insieme ad un team di esperti per studiare e creare più prodotti da offrire proprio ai pre-adolescenti. Nell’ultimo periodo, in realtà, quasi tutti i social hanno cercato e in alcuni casi trovato il modo di avvicinarsi alla fascia d’età che va dai 10 ai 13 anni.

L’idea dei pre-adolescenti è che Facebook sia un social per “vecchi” e la loro scelta ricade su social più giovanili come TikTok e Snapchat, piattaforme sempre più popolari fra i giovanissimi. Un’offerta di funzioni e prodotti più vicina a queste app maggiormente frequentate potrebbe essere la chiave per ampliare il pubblico di Facebook.

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