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Le generazioni sul web

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Le generazioni sul web

Il mondo digitale è una diretta trasposizione online della società e come tale presenta varie sfaccettature. Sono tante le persone che abitano l’ecosistema del web, per questo è importante sapere da chi è composto il pubblico digitale.
Ma cos’è una generazione? È importante tracciare i comportamenti delle generazioni sul web? Cercheremo di ricostruire il quadro generale e dare una risposta a queste domande.

Cos’è una generazione?

Da un punto di vista sociologico, una generazione è composta da persone che hanno vissuto nello stesso periodo storico e sono state esposte agli eventi che lo hanno caratterizzato. Una generazione dura in media circa 20 anni, dalla nascita di un genitore alla nascita di un figlio. Escludendo la generazione che va dal 1901 al 1927 (Greatest Generation) che non ha mai avuto accesso al web, restano altre sei generazioni che si muovono nel mondo digitale.

Vediamo di seguito un quadro delle generazioni e del loro rapporto con il web.

La Silent Generation

Dal 1928 al 1945 apre la strada la “generazione silenziosa”. Si tratta di quel gruppo sociale che ha vissuto attraverso due conflitti mondiali. La comunicazione di chi appartiene alla Silent Generation è principalmente scritta a mano, questo per via delle restrizioni sulla libertà di parola; parlare poteva essere pericoloso, perciò scrivevano e sono ancora abituati a farlo.

La Silent Generation è composta da grandi fruitori di video, questo grazie alla novità per loro costituita dal cinema come nuovo mezzo di comunicazione. È per definizione un gruppo poco partecipe alla vita politica, ma la influenza in maniera passiva.

Sul web, la generazione silenziosa è approdata grazie a figli e nipoti e utilizza in modo rudimentale o per niente gli strumenti che l’era digitale offre. Come molte piattaforme social del calibro di TikTok dimostrano, però, alla Silent Generation non manca l’iniziativa e la voglia di partecipare anche ai trend più giovanili.

I Baby Boomer

Figli del boom economico e demografico, i nati fra il 1946 il 1964 vengono per questo definiti Baby Boomer. La loro storia è stata caratterizzata dai movimenti socio-culturali e di protesta come la cultura hippie o le contestazioni studentesche del ’68.

È una generazione molto attiva, consumatrice, che ha avuto un forte impatto nello stabilire le regole politiche e sociali che oggi ci governano. Sono anche i primi ad aver usufruito di strumenti di scrittura moderni come le macchine da scrivere.

Anche i Baby Boomer sono stati avvicinati al web dai figli, ma internet è adesso per loro una fonte di informazioni e un mezzo per le attività lavorative. Una tipicità del comportamento dei Baby Boomer sul web è la creazione di gruppi, soprattutto sui social o nei forum, in cui scambiarsi consigli e opinioni.

La Generazione X

La generazione che ha vissuto la maggior parte delle innovazioni tecnologiche e digitali e stata la Generazione X. I nati fra il 1965 e il 1980 hanno assistito alla caduta del Muro di Berlino e alla nascita di tecnologie come i PC e Google.

L’innovazione dell’avanzamento tecnologico ha avuto un impatto sull’intera generazione che comincia ad abbandonare la scrittura manuale in favore della scrittura su tastiera, con sms e e-mail.

Sono consumatori più accorti della generazione precedente, e utilizzano il web per informarsi, lavorare e seguire le loro passioni. Come i Baby Boomer anche la Generazione X tende a voler fare gruppo e approfitta degli strumenti dei social per trovare un confronto diretto con gli altri.

I Millennial

Fra il 1981 e il 1996, sotto l’influenza delle minacce sociali come gli attentati terroristici nascono i Millennial. L’incertezza di quegli anni ha fatto sì che le tappe della vita dei Millennial subissero un ritardo. A differenza dei loro genitori, infatti, hanno molta meno stabilità.

Da un punto di vista sociale, spesso i Millennial vengono accostati alle prime generazioni: la Greatest Generation per il senso del dovere e l’attaccamento al proprio luogo Natale, la Silent Generation per via della passività in termini politici e sociali. Una generazione narcisista, costretta ad essere tale.

Con i Millennial si passa totalmente alla scrittura su schermo, per una comunicazione che diventa quasi esclusivamente digitale; anche la loro educazione è stata basata sulle trasformazioni tecnologiche.
Sul web i Millennial sono creatori e fruitori di contenuti fra i più vari, con una predilezione per i contenuti visivi che siano esteticamente appaganti.

La Generazione Z

Nel pieno della crisi economica, fra il 1997 e il 2009 nascono i Gen Z. La pressione sociale subita è forse la causa del loro essere così attenti alle tematiche sociali, molto più della generazione precedente da loro considerata egoista.

Sono assidui fruitori del web, iperconnessi, interessati alla creazione di contenuti anche evanescenti; rispetto ai Millennial puntano sulla quantità e non sulla qualità. I Gen Z sono la generazione dei messaggi vocali, degli assistenti virtuali e del nuovo mondo digitale che punta sull’immediatezza dell’oralità.

I loro contenuti sono legati alle tensioni culturali e mirano a trascinare una massa maggiore nel perseguire gli ideali di cui si fanno paladini. Una generazione attiva nel mondo e sul web.

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Generazione Alpha

Chiudono i nati fra il 2010 e il 2025: la Generazione Alpha. Un’infanzia fatta di iPad, social network, ma anche grandi eventi come la pandemia mondiale del Covid-19. Sono figli dei Millennial, da sempre a stretto contatto con la tecnologia.

Per la Generazione Alpha non esistono confini fra la dimensione online e offline, e riprendono la tendenza della Gen Z di interagire attraverso l’oralità. Questo avviene anche grazie all’Internet of Toys, giocattoli sempre più connessi e digitalizzati con i quali la Generazione Alpha interagisce quotidianamente.

L’importanza dell’intergenerazione

Nel mondo della comunicazione digitale, conoscere il pubblico di interlocutori è fondamentale. Conoscere le abitudini delle generazioni sul web è ancora più importante per veicolare il giusto messaggio con i giusti mezzi.
Sapere chi si ha davanti quando si comunica e si fa pubblicità serve ai brand per calibrare e scegliere la giusta strategia, individuando il target di riferimento.

Anche la scelta e l’uso dei social sembrano essere influenzate dalla generazione di appartenenza, ma è sempre più importante riuscire a unificare i target. Un prodotto o un servizio è davvero funzionale se soddisfa i bisogni di una fetta più grande di pubblico, racchiudendo sotto la stessa strategia comunicativa più generazioni senza troppe distinzioni. Perché le generazioni sono composte da persone, e le persone vogliono sentirsi parte di qualcosa.

Lo studio delle generazioni sul web è solo una delle tante sfaccettature della comunicazione e del marketing.

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