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Villadoria, storia e tradizione vitivinicola

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La storia delle Cantine Villadoria

Risale alla metà del Novecento la nascita delle Cantine Villadoria. Una storia di passione familiare e dedizione che dà vita a vini classici piemontesi.

Le radici e lo sviluppo delle Cantine Villadoria

Il legame della famiglia fondatrice delle Cantine Villadoria con la tradizione vitivinicola sono antiche e radicate. La storia della cantina è infatti indissolubilmente connessa all’amore della famiglia Lanzavecchia per il Piemonte e per il mondo del vino.

Daniele Lanzavecchia, capostipite della famiglia e della tradizione, nasce nel 1887 a Pedrosa, alle porte del Monferrato.

Ai tempi si trattava di una terra difficile e benché Daniele fosse un giovane di grandi ambizioni, i tempi non erano semplici e la terra non offriva abbastanza.

In questo periodo di estrema difficoltà e incertezza, tuttavia, Daniele, insieme alla sua famiglia, decise che era giunto il momento di creare qualcosa. Così i Lanzavecchia aprirono un vivaio di piante di vite, all’interno del quale Daniele lavorò per tutta la vita.

L’attività di famiglia subì un duro colpo dalla Grande Guerra, ma nel 1920 nacque Pietro, figlio di Daniele, che portò avanti la tradizione di famiglia. Pietro Lanzavecchia condivideva col padre la medesima passione per l vigna e il vino.

Forte della laurea in Agraria, Pietro comprese che il futuro del vino era nella Langa. Così nel 1959, insieme al figlio Daniele, omonimo del nonno, decise di costituire l’azienda Villadoria tra le colline di Serralunga d’Alba, uno dei comuni più noti per la produzione del mitico Barolo.

Dopo l’acquisto di vigneti e terreni, passò alla costruzione della cantina di vinificazione e invecchiamento.

Il successo dell’azienda Villadoria

Negli anni ’60 i vini Villadoria hanno fatto la loro prima apparizione sulla scena italiana e internazionale, venendo ben accolti dalla clientela. Tanto che negli anni ’70 nasce il Barolo juta, la bottiglia ricoperta da un astuccio di juta. Il Barolo Villadoria, stranamente confezionato, è stato per anni ambasciatore del marchio.

Questo Barolo ha avuto un grande successo e ha aiutato l’azienda ad aprire nuovi mercati e sviluppare quelli esistenti.

Negli anni sono giunti fino all’estero, conquistando un posto di tutto rispetto nel mercato del vino.

Ad oggi è il figlio di Pietro, Daniele, insieme alla figlia Paola e gestire l’azienda di famiglia.

Villadoria: tradizione familiare

Villadoria sorge attualmente all’interno della Tenuta Cappallotto e si estende su un territorio di una superficie di circa 20 ettari. Gran parte dei quali vengono dedicati all’uva a bacca rossa, un’eccellenza per il territorio.

Fare il vino per i Lanzavecchia è una vera a propria arte, un mestiere e un’eredità. I vini Villadoria hanno affrontato i vari cambiamenti delle epoche, divenendo a mano a mano portatori di un grande patrimonio vitivinicolo.

Ad oggi i vini continuano a essere espressione del territorio e della tradizione. Ogni vino è infatti per le Cantine Villadoria un vero e proprio progetto.

L’amore per la terra e per l’arte ha permesso alla famiglia Lanzavecchia di superare oltre 50 anni di vita, sfornando grandi etichette.

“Villadoria rappresenta la completezza e la complessità di un vino la cui storia è condensata nella bottiglia. È l’essenza e la sintesi di un terroir dalle caratteristiche chiare e distintive. È l’espressione naturale di un territorio che “vive” del suo vino. In ultima analisi è il risultato del lavoro dell’uomo, splendidamente combinato con la meraviglia che è la natura.”

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