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I mass media: dai media tradizionali ai new media

Mass Media
L'evoluzione dei mass media

Lo scenario delle telecomunicazioni e dei media cambia con l’avvento dell’era digitale. I mass media vivono un periodo di profonda evoluzione e rivoluzione.

I media tradizionali progrediscono, mutano e talvolta lasciano il posto ai media del nuovo Millennio, conosciuti come new media.

Ma quali sono le differenze tra questi due modi di fare comunicazione? Cos’ha portato alla nascita dei nuovi media?

I mass media tradizionali

Al termine della Seconda guerra mondiale l’immaginario popolare, devastato da anni di povertà e sofferenza, voleva nutrirsi di belle immagini, racconti e realtà lontane da ciò che avevano vissuto.

Le pubblicità soddisfacevano questi desideri. Venivano sparse per le città, affiancate da annunci televisivi e riviste patinate che offrivano il sogno di una vita migliore.

Da questo momento giornali, cinema, radio, musica e televisione conquistano un ruolo centrale nella vita degli esseri umani perché raccontano la storia che gli spettatori vogliono sentire.

Caratteristiche dei media tradizionali

La definizione di mass media rimanda alla posizione di mediatori che i mezzi di comunicazione occupavano nei processi comunicativi: essi si collocano infatti tra l’emittente del messaggio e il ricevente, veicolando il messaggio stesso.

I media tradizionali sono caratterizzati da:

  • Presenza di una comunicazione definita “da uno a molti”, dunque, un veicolo di informazioni “dall’alto”;
  • Riceventi anonimi, difatti la fonte del messaggio è nota, mentre i destinatari non lo sono, vengono considerati come un unico campione;
  • Una comunicazione monodirezionale, non vi è interattività;
  • Una distinzione netta tra produttore e consumatore.

La monodirezionalità specifica di questi media fornisce loro un’aura di istituzionalità e li allontana dal pubblico che sente di poter unicamente fruire di tali contenuti, senza partecipare ai processi di creazione, ideazione e produzione. Infatti, all’interno del percorso di affermazione dei mass media tradizionali vengono individuate alcune fasi: una prima in cui i media sono considerati onnipotenti e termina negli anni ’30; una seconda che segue la teoria degli effetti limitati e vede la sua fine negli anni’60; una terza nella quale è centrale il ruolo della televisione e comprende gli anni ’50 e ’60; e una quarta, che precede l’avvento dei media digitali, in cui la realtà risulta essere la rappresentazione di informazioni selezionate e costruite.

Nascono i new media

Dopo il susseguirsi delle quattro fasi proprie dei media tradizionali, l’universo delle telecomunicazioni conosce un momento di cambiamento, con l’avvento della Quarta Rivoluzione Industriale, intorno ai primi anni 2000.

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Con la rivoluzione digitale, i media vivono un periodo di espansione e sviluppo mai visti prima.

In poco più di un ventennio i media digitali divengono parte integrante della quotidianità degli individui. Dal 2001 al 2019 l’uso di Internet quotidiano è raddoppiato.

Le evoluzioni in campo tecnologico trasformano i mass media in strumenti connettivi dai contenuti democratici, emotivamente coinvolgenti e dal facile accesso.

Caratteristiche dei nuovi mass media

I nuovi media, chiamati anche new media, sono tutti i mezzi di comunicazione sviluppati con l’ausilio dell’informatica.

Questi presentano delle specifiche esattamente come i precedecessori:

  • La convergenza, ossia l’integrazione del settore delle telecomunicazioni con quello informatico, rintracciabile nell’attuale iper-connessione che collega tutti i mezzi digitali di cui si dispone;
  • La velocità;
  • La multimedialità;
  • L’ipertestualità;
  • L’assenza di limiti spazio-temporali;
  • L’interattività, ossia l’elevata partecipazione dell’utente, che può sia interagire con altri utenti, sia con coloro che producono le informazioni. Viene quindi meno il principio di una comunicazione unidirezionale, ma nasce una comunicazione collettiva, definita many-to-many, in cui il pubblico risulta essere doverosamente attivo.

L’assenza di monodirezionalità a favore di interattività e di uno scambio continuo tra i fruitori di tali servizi, è la svolta principale nel mondo della comunicazione.

Se prima dell’avvento del digitale a creare contenuti erano le istituzioni, o organizzazioni nate con tale scopo, successivamente nasce un nuovo tipo di contenuto: l’user-generated content, o UGC. Si tratta di un tipo di contenuto generato dall’utente che spontaneamente lo mette in rete tramite social media, blog, forum, progetti wiki, etc.

Il futuro della comunicazione

L’utente è sia consumatore che produttore dei contenuti presenti nelle piattaforme digitali.

La comunicazione diventa a portata di tutti e non deve più raccontare nessuna storia, sono gli utenti a raccontare la propria.

Le previsioni immaginano un futuro in cui realtà e virtuale si fondo fino a creare una cosiddetta interrealtà, all’interno della quale sarà impossibile distinguere gli aspetti legati all’universo della Rete.

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