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Carla Fendi: una vita dedicata alla moda e alla cultura

Carla Fendi: una vita dedicata alla moda e alla cultura.

Carla Fendi: una vita dedicata alla moda e alla cultura. Lutto nel mondo del fashion. È morta Carla Fendi. Aveva 79 anni. Era una delle cinque sorelle Fendi – assieme a Anna, Franca, Carla e Alda – che ereditarono la casa di moda famigliare e contribuirono a portarla al successo.

Carla Fendi: una vita dedicata alla moda e alla cultura

Carla entrò nel business familiare negli anni cinquanta. Cominciò a occuparsi di marketing e public relations ed ebbe un ruolo significativo nel popolarizzare il marchio romano all’interno degli Stati Uniti. Ebbe modo di capire come ricevere i clienti, imparando i fondamenti che pertengono alla comunicazione e che sono così importanti per il business di un’attività.

Una famiglia unita anche nei litigi

Le sorelle Fendi sono sempre state unite tanto nella vita privata quanto nello svolgere gli affari in seno alla maison. Celebri i pranzi di famiglia, che funzionavano più o meno come riunioni aziendali. Si decideva tutto e si litigava, ma come la stessa Carla ebbe modo di riferire: ” cercavamo di ricordarci la regola dei nostri genitori: “Siete le cinque dita di una mano: non potete litigare”.

La passione per l’arte e la cultura

Celebre è anche l’amicizia tra Carla e Karl Lagerfeldt, che la sorellina Fendi, con il suo carattere dolce ma deciso riusciva sempre a mettere in riga. Carla ebbe sempre un notevole interesse nell’arte e nel suo rapporto con la moda di lusso. Ad esempio, la Fondazione Carla Fendi, creata nel 2007, ha lo scopo di supportare le arti, l’artigianato e il sociale in tutte le sfaccettature e sfumature che gli competono. E come dimenticare la partecipazione di Carla al Festival di Spoleto, che si tiene dal 1958 la terza domenica di giugno, ed è di fatto un evento che ospita le più prestigiose orchestre filarmoniche al mondo? Ma Carla Fendi è sempre stata così, felice e appassionata ammiratrice della bellezza e del senso estetico delle opere d’arte contemporanee e moderne e antiche. Il ruolo che attribuiva alla cultura quale ingrediente chiave della formazione di un individuo è una massima da tenere a mente quasi fosse un mantra da seguire: “Credo molto alla rilevanza e al valore della bellezza come la cultura e formazione, all’interno della mia esperienza professionale mi sono alimentata di bellezze estetiche come costume ed evoluzione sociale”

Fendi: dal 1918 al top della moda di lusso

Fendi è una delle più rinomate e prestigiose aziende di alta moda italiane, famosa tanto per le pellicce quanto per la pelletteria. Venne fondata a Roma nel 1918 dietro lo stimolo di Adele Casagrande, la quale aprì un laboratorio di pelli e pellicce. Nel 1925 Adele sposò Edoardo Fendi, e la boutique assunse il cognome del marito. Nel 1946, dopo la morte di Edoardo, la direzione della boutique passò alle cinque figlie dei fondatori. Seguirono anni di alti e bassi, espansioni, sperimentazioni, investimenti e sfide affrontate con una tenacia e un ottimismo nei riguardi del futuro che non conosceva eguali da nessuna parte. Loghi e simboli immortalano il nome Fendi e lo proiettano nell’olimpo delle fashion houses. Come dimenticare, ad esempio, il celebre “fur fur”, o doppia f, vero e proprio emblema della maison riconosciuto in tutto il mondo?

Una vita al servizio della bellezza

Carla metteva sempre tutta se stessa in tutto ciò che faceva. Una delle sue frasi più apprezzate e riconosciute è la seguente: “Il bello come cultura e la cultura come linfa vitale, è ossigeno in un mondo che ci travolge quotidianamente. Questo è il mio credo, e in questo metto tutte le mie energie.”

Poche settimane sono trascorse dall’altra tragica notizia che aveva sconvolto il mondo della moda di lusso, in occasione della morte di Laura Biagiotti.  Adesso che queste due grandiose interpreti della creatività tutta nostrana di coniugare arte e fashion insieme si sono spente, ora più che mai si sente il bisogno di affidarsi ai loro preziosi insegnamenti.