Home Filiera Ecommerce Aspetti legali ChatGPT – Italia blocca il chatbot per problemi di privacy

ChatGPT – Italia blocca il chatbot per problemi di privacy

ChatGPT bloccato in Italia per problemi di privacy

L’Italia è diventata il primo Paese occidentale a bloccare il chatbot avanzato ChatGPT.

ChatGPT – Italia blocca il chatbot per problemi di privacy

L’autorità italiana per la protezione dei dati personali ha affermato che vi sono problemi di privacy relativi al modello utilizzato da CHATGPT, che è stato creato dalla start-up statunitense OpenAI ed è supportato da Microsoft.

Il Regolatore, attraverso un provvedimento di limitazione del trattamento, ha vietato i trattamenti di dati personali di utenti che si collegato da ip italiani e ha aperto una istruttoria per chiarire i punti oggetto della decisione di limitazione del trattamento.

OpenAI, dal canto suo, ha dichiarato pubblicamente, e genericamente, di rispettare le “leggi sulla privacy”.

Diventa Partner EcommerceDay 2023

Milioni di persone hanno utilizzato ChatGPT da quando è stato lanciato nel novembre 2022. Sappiamo che CHATGPT può rispondere alle domande utilizzando un linguaggio naturale, simile a quello umano e può anche imitare altri stili di scrittura, utilizzando Internet (con dati aggiornati fino al 2021) come database.

Microsoft ha speso miliardi di dollari per entrare in partnership con OpenAI, inserendo il motore di ChatGPT a Bing, il sistema di ricerca online di cui è proprietaria.

All’inizio di questa settimana figure chiave della tecnologia, tra cui Elon Musk, hanno chiesto la sospensione di questi tipi di sistemi di intelligenza artificiale temendo che la corsa per svilupparli fosse fuori controllo.

Leggi anche: Diritto alla privacy

Protezione dei dati (GDPR) e l’utilizzo di ChatGPT in Italia

Il Garante italiano ha affermato che, non solo bloccherà il chatbot di OpenAI, ma indagherà anche se è conforme al regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

Il GDPR disciplina il modo in cui possiamo utilizzare, elaborare e archiviare i dati personali.

Tenendo questo in mente, c’è da considerare che il 20 marzo il Garante Privacy italiano ha preso atto che OpenAI aveva subito una violazione dei dati che coinvolgeva conversazioni degli utenti e informazioni di pagamento e il 24 marzo OpenAI ha confermato tale Data Breach.


Ora, nel suo provvedimento, il Garante ha affermato che non vi è alcuna base giuridica per giustificare “la raccolta e l’archiviazione di massa di dati personali allo scopo di ‘addestrare’ gli algoritmi alla base del funzionamento della piattaforma”.

Diventa Speaker EcommerceDay 2023

Privacy e limiti di età per l’utilizzo di chatGPT

Il Garante ha anche affermato che non essendoci modo di verificare l’età degli utenti, l’app “espone i minori a risposte assolutamente inadeguate rispetto al loro grado di sviluppo e consapevolezza”.

Possiamo affermare che l’approccio di OpenAi è stato quanto meno superficiale se si pensa a come si è mossa invece Google con il suo “Bard”. Infatti, il chatbot di intelligenza artificiale di Google, è ora disponibile, ma solo per utenti specifici di età superiore ai 18 anni, a causa delle stesse preoccupazioni.

L’Autorità italiana per la protezione dei dati ha dichiarato che OpenAI ha 20 giorni di tempo per comunicare le azioni da intraprendere per le non conformità rilevate, pena una multa di 20 milioni di euro o fino al 4% dei ricavi annuali.

ChatGPT e i problemi di Privacy nel mondo

Cosa accade in altre parti del mondo? In Irlanda, la commissione per la protezione dei dati ha dichiarato che sta seguendo il Regolatore italiano per comprendere le basi della loro azione e “si coordinerà con tutte le autorità per la protezione dei dati dell’UE” in relazione al blocco imposto dal Garante Privacy italiano.


L’ICO (Information Commissioner’s Office), il regolatore indipendente per i dati del Regno Unito, ha dichiarato che avrebbe “sostenuto” gli sviluppi nell’IA, ma che era anche pronto a “sfidare il mancato rispetto” delle leggi sulla protezione dei dati.

Mario Arcella, Data Protection & Compliance Consultant di FinData, ha affermato che “il blocco dei trattamenti imposto dal Garante Privacy italiano dimostra, ancora una volta, l’importanza della conformità normativa per le aziende che operano in Europa e/o che trattano i dati dei cittadini europei.” e che “Le aziende devono dare la priorità alla protezione dei dati personali e rispettare le norme sulla protezione dei dati stabilite dall’UE: la conformità alle normative non è un optional”.

“AI (Intelligenza Artificiale) non sufficientemente regolamentata”

Il BEUC (un gruppo di difesa dei consumatori europeo) ha anche invitato le autorità dell’UE e nazionali, compresi i Garanti, a indagare su ChatGPT e chatbot simili, a seguito della presentazione di un reclamo negli Stati Uniti da parte di alcuni attivisti.

Sebbene l’UE stia attualmente lavorando alla prima regolamentazione del mondo sull’IA, la preoccupazione del BEUC è che ci vorranno anni prima che la legge sull’IA possa entrare in vigore, lasciando i consumatori a rischio di danni da una tecnologia che non è sufficientemente regolamentata.

Cino Wang Platania, Sales Director di FinData, ha dichiarato che “la società al momento non è sufficientemente protetta dai danni che l’IA può causare” e che “Crescono serie preoccupazioni su come le AI possano ingannare e manipolare le persone. Questi sistemi di intelligenza artificiale necessitano di un maggiore controllo pubblico e le autorità pubbliche devono riaffermare il controllo su di essi“.

ChatGPT – dov’è stato bloccato nel mondo

ChatGPT e i problemi di privacy riguardano l’intero mondo.

ChatGPT, attualmente, è già bloccato in un certo numero di paesi, tra cui Cina, Iran, Corea del Nord e Russia.

OpenAI, a poche ore dal provvedimento del Garante italiano, ha disabilitato ChatGPT per gli utenti con IP italiano, aggiungendo: “Siamo impegnati a proteggere la privacy delle persone e crediamo di rispettare il GDPR e altre leggi sulla privacy”, e ancora, “Riteniamo inoltre che la regolamentazione dell’IA sia necessaria, quindi non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto con il Garante e istruirli su come i nostri sistemi sono costruiti e utilizzati”, e concludendo con “non vediamo l’ora di rendere ChatGPT nuovamente disponibile in Italia presto.”

Leggi anche: GDPR, Cookie e Privacy per i siti web

Non è una novità che i sistemi avanzati di Intelligenza Artificiale possano generare preoccupazioni sulla violazione della privacy, ma ci sono anche altri rischi da considerare. I sistemi di IA possono anche essere utilizzati per diffondere informazioni false e manipolare l’opinione pubblica durante momenti cruciali come le elezioni o le crisi internazionali.

La digitalizzazione della vita sociale è un motore di crescita economica e sociale per le società democratiche, ma anche un terreno fertile per chi vuole interferire con il libero esercizio delle libertà fondamentali. Massima fiducia quindi nelle Autorità preposte a vigilare sull’osservanza delle norme e a garantire la sicurezza dei cittadini.

Call for Speaker EcommerceDay 2023 Call for Partner EcommerceDay 2023

CONSULTA IL SITO UFFICIALE DI ECOMMERCE DAY