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In Italia gli acquisti online sono ancora bassi

In Italia gli acquisti online sono ancora bassi. In Italia solo il 29% dei consumatori acquista online. È quanto emerge dallo scoreboard sulla condizione dei consumatori pubblicato dalla Commissione Ue. I dati si riferiscono al 2016, ma sono particolarmente utili per avere un’idea della situazione che imperversa nel nostro Paese in quanto a e-commerce awareness. Siamo 26esimi su scala europea, prima soltanto di Bulgaria e Romania. In testa alla classifica sono il Regno Unito, la Danimarca e il Lussemburgo.

In Italia gli acquisti online sono ancora bassi

Dallo studio è emerso che nell’Unione europea solo un’azienda su cinque vende online. In Italia si registrano percentuali piuttosto basse, dell’11%, contro il 30% dell’Irlanda. Il nostro Paese è in quart’ultima posizione anche per ciò che concerne la spesa online per abitante. Ad avere numeri peggiori sono Lettonia, Bulgaria e Romania.

Ancora sfiducia nei confronti della vendita online

La Commissione ha reso noto che vi sono ancora oggi numerosi commercianti al dettaglio restii a espandere la propria attività online, nonché a nutrire dubbi nei confronti della stessa vendita sul web. Timori di frodi o mancati pagamenti nelle vendite transfrontaliere, normative fiscali difficili da comprendere, differenze nei diritti contrattuali e nelle norme a tutela dei consumatori sono altri motivi posti a monte della perplessità dei venditori.

Ma i consumatori sono sempre più web-aware

La fiducia dei consumatori nell’e-commerce è sicuramente maggiore di quanto non fosse due o tre anni fa. I cittadini europei che acquistano online ammontano a una percentuale del 55% (dati del 2017). Nel 2007 tale percentuale si attestava attorno al 29.7%. Le condizioni dei consumatori sono in generale più favorevoli nei paesi del nord e dell’ovest, rispetto a quelli del sud o dell’est.

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