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FOMO: cos’è e come sfruttarla per le strategie social

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FOMO: cos'è e come utilizzarla per le strategie social

Quante volte ci sarà capitato che, parlando con il nostro gruppo di amici, qualcuno se ne uscisse con “Ma hai visto ieri cosa ha pubblicato Marco sul suo profilo?

Le generazioni moderne condividono e ricevono una grandissima quantità di informazioni esterne dai Social Network. Che si parli di notizie provenienti dall’altra parte del mondo o di pettegolezzi sulla propria cerchia di amici, è innegabile che i Social Media sia diventati un grande strumento di propagazione di informazioni.

Questo fenomeno ha fatto sì che, soprattutto nella Generazione Z, si possa sviluppare una vera e propria “dipendenza” dai Social Network.

I sociologi e gli psicologi, per spiegare questo fenomeno, utilizzano l’acronimo “FOMO“: Fear of Missing Out.

Ma cosa si intende con questo termine? Come possono le aziende sfruttare la FOMO per le proprie strategie marketing?

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Che cos’è la FOMO?

Con l’acronimo “FOMO” si fa riferimento alla “Fear of Missing Out“, letteralmente la paura di essere tagliato fuori.

Non è raro vedere, soprattutto tra i più giovani, una sorta di “dipendenza” dal proprio Smartphone o Laptop. In un’epoca in cui siamo costantemente tutti connessi alla rete e la quantità di informazioni è sempre in grande crescita, è facile perdersi gli ultimi gossip o non scoprire le ultime novità più tardi rispetto agli altri.

La FOMO, in questo caso, è una condizione “obbliga” a rimanere sempre connessi. Così facendo, infatti, non si rischia di perdere l’ultima novità, l’ultimo pettegolezzo, la storia postata per sbaglio.

La Fear of Missing Out può anche essere strettamente correlata a motivazioni economiche, di intrattenimento o non solo. Pensiamo per esempio a quando dobbiamo acquistare un biglietto per il concerto: se non si ci si prepara per tempo, aggiornando continuamente la pagina, è molto probabile che i ticket vadano sold-out prima di poterli acquistare.

Soprattutto in un contesto estremamente digitalizzato come il nostro, la FOMO può essere ritrovata anche quando si compilano documenti burocratici online. Per la prenotazione dei vaccini anti-Covid, per esempio, molte persone si sono collegate con ore di anticipo rispetto all’apertura delle prenotazioni per non rischiare di ottenere la propria dose molto più tardi rispetto agli altri. O ancora, quando si prenota un esame universitario o un tirocinio curriculare non è raro rimanere alzati fino a tardi per potersi prenotare tra i primi.

Come possono le aziende sfruttare la “Fear of Missing Out”?

Come abbiamo visto, la FOMO non è un fenomeno esclusivamente legato alla sfera sociale, ma può anche ricollegarsi agli acquisti e ai siti web.

Le aziende e i marketplace hanno pertanto cercato di sfruttare al massimo la FOMO per ottimizzare le vendite e massimizzare i propri profitti.

Durante le ricorrenze del Black Friday o del Blue Monday, per esempio, molti marketplace o e-commerce propongono ai propri clienti delle offerte a tempo. Agli utenti vengono proposti degli sconti estremamente vantaggiosi attraverso dei countdown. Al termine di questo frangente temporale, i consumatori non avranno più l’opportunità di comprare il prodotto a prezzo ridotto. Grazie a questo tipo di strategie, si invoglia l’utente a completare l’acquisto nel più breve tempo possibile, evitando l’abbandono del carrello.

Un’altra strategia che cerca di stimolare il fenomeno della FOMO nel cliente è la creazione di una “competizione” durante la fase di acquisto. Molte aziende, all’interno della scheda di un prodotto sulla piattaforma e-commerce, inseriscono il numero delle persone che ha visualizzato o che sta visualizzando quell’oggetto. In questo modo, per paura che il prodotto vada sold-out, l’utente è portato a completare la transazione.

Un espediente molto simile può essere quello della disponibilità limitata di un determinato oggetto. All’interno della pagina del prodotto, infatti, si può trovare la dicitura “ancora pochi pezzi disponibili“.

Perché la FOMO è importante per le aziende?

Sviluppando delle strategie incentrate sulla Fear of Missing Out, è possibile creare delle relazioni strette e durature con il proprio cliente.

Grazie alla FOMO, infatti, si cerca di elevare il consumatore stesso a protagonista. Secondo alcuni studi, il 68% dei millennials ha effettuato un determinato acquisto entro 24 ore dopo che un proprio contatto lo aveva condiviso sui social network.

Rendendo limitata la disponibilità e le offerte di un determinato prodotto si accentua il senso di esclusività che, soprattutto in determinati settori, stimola il cliente all’acquisto. Se un determinato capo d’abbigliamento rischia di non essere più disponibile al termine di una specifica offerta, è molto probabile che i consumatori cercheranno di comprarlo prima degli altri.

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