Home Case Study Apple, Amazon e Meta, tre rebranding straordinari

Apple, Amazon e Meta, tre rebranding straordinari

rebranding di Apple, Amazon e Meta
rebranding di Apple, Amazon e Meta

Apple, Amazon e Meta, anche loro sono dovuti passare da un grande rebranding. Tutte le aziende che vogliono innaovarec devono, prima o poi, attraversare un processo di rebranding: tra rischi e vantaggi, per arrivare lontano il cambiamento è necessario. Tra i marchi che propongono le nuove vesti per i loro loghi e i loro prodotti, vediamo la storia di questi brand tech che hanno rivoluzionato (e posizionato) con efficacia la loro immagine nella storia e nelle nostre menti.

Il rebranding di Apple

L’iconica mela della casa di Cupertino rimane ancora un logo forte. L’azienda però partì nel 1976 con un logo disegnato da uno dei fondatori, Ronald Wayne, che vendette la sua quota di società per 800 dollari.

Il primo logo di Apple rappresentava infatti Isaac Newton ai piedi dell’albero da cui sarebbe caduta la mela che gli diede la rivoluzionaria illuminazione sulla gravità. Tutta la scenetta era incorniciata da dei fiocchi che recitavano “Apple Computer Co.”. Fu però Steve Jobs ai tempi a proporre un rebranding del loro logo.

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Troppo poco sfruttabile, difficile da riprodurre in scala più piccola e troppo “old-style” per un logo di una azienda di computer. Così, nel 1977, Jobs decise di assumere Rob Janoff. Partendo dal concept di voler fondere il nome dell’azienda con l’innovazione del computer, decise di disegnare bidimensionalmente la mela in colore arcobaleno.

L’idea ebbe il successo che tutti conosciamo. L’azienda ha mantenuto le linee dal 1977, cambiando qualche piccolo dettaglio, dai colori alle ombreggiature. L’efficacia di un rebrand di quasi 50 anni fa si fa ancora sentire.

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Il rebranding di Amazon

Anche Amazon è partita con un logo decisamente più strutturato rispetto a quello di oggi. La nota piattaforma di ecommerce ha subito due importanti restyle nella sua storia.

Nel 1995 Jeff Bezos, che allora immaginava il marketplace solo per la vendita dei libri, non era ancora pronto ad un investimento molto alto sul branding design. Si affidò a Turner Duckworth che stilizzò la lettera A con una linea bianca verticale al centro che ricordasse il flusso del fiume dalla quale Bezos prese il nome.

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Alla base, il nome del sito web “amazon.com”, che cominciò a diffondersi nella cultura digitale di allora. Il logo subì un leggero cambiamento due anni dopo, dove si inserirono all’interno dell’immagine delle strisce orizzontali.

Ma il grande passo si ebbe proprio eliminando la la A: nel 1998 il brand comincia a strutturare la sua Visual identity attraverso il semplice lettering del suo nome.

Da lì in poi subì qualche piccolo cambiamento, attraverso prima l’iconico colore arancione e poi la sottolineatura del nome. La famosa freccia di Amazon arrivò infine nel 2000, rimanendo impresso su tutte le attività dell’azienda.

I rimandi sono tanti, partendo dal concetto di spedizione (e di conseguenza movimento), fino al sorriso contento del destinatario che riceve il pacco su cui è impresso il logo stesso.

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Il rebranding di Meta

Il rebrand di Meta è un pò più articolato dei precedenti. Mark Zuckerberg voleva configurare tutte le sue attività online sotto un unico brand, stimolando sempre di più l’immaginario di un ecosistema social in cui fanno parte Facebook, Whatsapp, Instagram e via dicendo. Inoltre, con il lancio di Meta, Zukcerberg rafforza ulteriormente la volontà di ricollocare l’utente dei social in un altro spazio virtuale, quello del famoso Metaverso.

La brand identity doveva necessariamente staccarsi da Facebook, ormai troppo vincolante. Prendendo tutti questi elementi in considerazione, non ci stupisce che il risultato del logo di Meta sia il simbolo dell’infinito.

Il logo è leggermente stilizzato in modo tale da ricordare le forme di una M. Dovendo rientrare nei canoni 3D della nuova tecnologia, il logo si adatta perfettamente a tutte le esigenze comunicative di Zuck: fluido, malleabile e esplicativo.

Leggi anche: Il Metaverso rappresenta il futuro dell’ecommerce?

Rebranding di aziende come Apple, Amazon e Meta hanno fatto la storia. Se vuoi scoprire il futuro del tech, del digital marketing e del retail partecipa invece a EcommerceDay 2024! Tantissimi speaker di grande rilievo provenienti da varie aree dell’ecommerce ti aspettano!

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