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Niente più like su Instagram? Non è un male

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Il like su Instagram non esiste più da un po’. Un semplice esperimento o il preludio a una rivoluzione vera e propria? Vediamolo insieme.

Niente più like su Instagram? Non è un male

Fino a due anni fa sarebbe stato impensabile concepire una piattaforma social sprovvista di like. Il numero di mi piace di un post sanciva il riconoscimento di una pagina e la sua consacrazione nel panorama dei profili che contano. Non c’era metro migliore di essi per capire chi fosse un influencer e dove si nascondesse la qualità dei contenuti di un dato brand. Avere molti mi piace, inoltre, era un attestato di autostima impossibile da trascurare. E non sono pochi coloro che pur di raccattare un like in più erano disposti a spendere tanti soldi ed energie. Adesso tutto questo è momentaneamente in pausa.
Mark Zuckerberg ha deciso di sperimentare un mondo social sprovvisto di like. Instagram è stata la sua prima cavia. La modifica ha subito fatto sorgere crisi e proteste da un lato, e momenti di giubilo dall’altro. Un test condotto nell’interesse degli utenti, al fine di prevenire l’insorgere di problemi di salute mentale. Perché contare i mi piace può favorire paragoni di natura sociale dannosi per la salute mentale dei singoli consumatori.

Largo alle esperienze condivise

L’assenza di like, o meglio, la mancanza di necessità di mettere mi piace ai contenuti di un profilo è ciò che sta rendendo TikTok la piattaforma del momento. In questo social non conta più la social reputation messa in moto dal numero di like di una pagina, ma l’esposizione. L’app si basa sulla profilazione di contenuti su misura delle abitudini degli utenti. A seconda dei contenuti cui accedo, quindi, avrò a disposizione determinati tipi di video.
Il successo sperimentato da TikTok può servire da esempio per capire come il mondo dei social stia cambiando. In futuro, non sarà più così importante contare sui like ricevuti quale garanzia di qualità o influenza del proprio brand. Ciò che conterà sempre di più sarà invece la capacità di creare connessioni con gli utenti, comunicando

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Manager eclettico, dopo 15 anni di consulenza IT in Italia e all’estero per importanti aziende italiane e multinazionali, fonda la web agency Jusan Network. La storia della Jusan Network inizia nel 2005 con un’ampia visione strategica nel campo del IT e della Digital Transformation. Nel corso degli anni si è sempre più focalizzata nello sviluppo di e-commerce e nella comunicazione digitale diventando un punto di riferimento importante per Istituzioni Nazionali e Internazionali, Enti Governativi e multinazionali. Oggi all’avanguardia anche per quanto riguarda discipline come Graphic Design, Branding, Web Marketing, Social Media Marketing, Content Marketing, sviluppo e strategie SEO, formazione e organizzazione d’eventi. Insieme a EcommerceDay e EcommerceGuru, l’innovativo magazine online dedicato al commercio elettronico, punto di riferimento importante per chi vuole dedicarsi alla vendita online, Samuele Camatari crea l’Accademia dell’eCommerce, una scuola che offre numerosi corsi di formazione sul web marketing e sulla vendita online. Samuele Camatari è Presidente Turinin, docente IED, Enaip e formatore del top management di importanti aziende italiane.