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I pro e i contro del mobile commerce

I pro e i contro del mobile commerce
I pro e i contro del mobile commerce

I pro e i contro del mobile commerce, quali sono? Non ci sono dubbi: il mobile commerce rappresenta per i brand un’occasione irrinunciabile per più di un motivo: praticità, semplicità, velocità d’esecuzione, adattabilità. Nonostante questo, non sono pochi gli utenti e gli acquirenti che sono ancora legati ai sistemi più tradizionali come desktop o portatili, insieme a coloro che guardano al mobile con una punta sottile di sospetto.

I dati esposti qui di seguito sono estrapolati da un recente sondaggio condotto da GfK su un campione di più di 2400 acquirenti multicanale. Ogni acquirente ha ricercato e acquistato online, a quanto si afferma, prodotti legati a categorie quali abbigliamento, elettronica di consumo, applicazioni per la casa, prodotti di bellezza, tramite una molteplicità di canali (strumenti mobile, tablet, desktop).

I pro e i contro del mobile commerce

Dai dati raccolti si è potuti venire a capo delle seguenti considerazioni:

  • Il 45% di tutte le esperienze d’acquisto viene effettuata attraverso l’ausilio di strumenti mobile. (Fino al 57% per quanto riguarda i millennial) Il 56% degli intervistati ha affermato di effettuare acquisti sui mobile device perché, semplicemente, li stavano già usando in precedenza.Il 55% ha risposto citando la loro comodità d’uso: potendoli sfruttare ovunque e in qualunque momento, i mobile devices sono gli strumenti ideali per navigare online e gestire le proprie attività.
  • Un buon 60% ha dichiarato l’intenzione di acquistare molto di più sui propri smartphone nel 2016; assieme a un 61% il quale si è detto favorevole all’idea di sfruttare tali dispositivi per compiere maggiori ricerche di shopping. Vi è inoltre un 46% che ha ricercato via mobile pareri e recensioni di determinati prodotti o servizi prima di compiere acquisti offline, mentre il 36% ha utilizzato smartphone o tablet per comparare tra loro i prezzi di determinati articoli oggetto di interesse.

Chi non è favorevole al commercio mobile

Coloro che hanno risposto in senso opposto, prediligendo quindi strumenti come i desktop o i portatili, compongono una percentuale non irrilevante:

  • Il 56% trova che sia più facile vendere i propri prodotti, se si sfrutta sapientemente il desktop o il portatile per le proprie attività online.
  • Il 55% ammette di avere meno difficoltà a utilizzare dispositivi con uno schermo più ampio. Ragione per cui desktop e portatili hanno la supremazia sugli altri.
  • Il 27% afferma che sia più difficile comparare tra loro prodotti o rivenditori via mobile. Un altro 26% ribadisce di trovare particolarmente scomodo inserire i propri dati personali all’interno degli smartphone o dei tablet.

Potenziare e snellire le transazioni tramite mobile

Particolarmente importante si rivela il seguente dato: il 70% degli acquirenti mobile afferma che l’esperienza web può e deve essere migliorata di molto. Per quanto riguarda le transazioni tramite mobile devices, il 71% degli intervistati è convinto che le transazioni online via smartphone e tablet possano essere altrettanto rafforzate e snellite.
I brand e le aziende che intendono raggiungere tali consumatori dovranno riuscire a eliminare tutte le barriere che separano gli utenti dall’idea concreta di comprare qualcosa sui dispositivi mobile. Soprattutto, dovranno essere in grado di garantire ai propri clienti un’esperienza senza intoppi.

Gli utenti favorevoli al commercio omnicanale

E’ sempre il medesimo sondaggio che lo afferma: il 54% degli acquirenti multicanale si è detto più che favorevole a tutte le imprese e i brand che intendono offrire la possibilità di acquistare su svariati dispositivi. L’interazione online-offline, d’altronde, non lascia spazio ad altri tipi di scelte.
I brand dovranno essere inoltre in grado di ridefinire i propri prodotti nei dettagli; badando a presentarli in un’ottica che li possa risaltare appieno, nonché attirare l’interesse e l’attenzione di un sempre maggior numero di utenti.

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Manager eclettico, dopo 15 anni di consulenza IT in Italia e all’estero per importanti aziende italiane e multinazionali, fonda la web agency Jusan Network. La storia della Jusan Network inizia nel 2005 con un’ampia visione strategica nel campo del IT e della Digital Transformation. Nel corso degli anni si è sempre più focalizzata nello sviluppo di e-commerce e nella comunicazione digitale diventando un punto di riferimento importante per Istituzioni Nazionali e Internazionali, Enti Governativi e multinazionali. Oggi all’avanguardia anche per quanto riguarda discipline come Graphic Design, Branding, Web Marketing, Social Media Marketing, Content Marketing, sviluppo e strategie SEO, formazione e organizzazione d’eventi. Insieme a EcommerceDay e EcommerceGuru, l’innovativo magazine online dedicato al commercio elettronico, punto di riferimento importante per chi vuole dedicarsi alla vendita online, Samuele Camatari crea l’Accademia dell’eCommerce, una scuola che offre numerosi corsi di formazione sul web marketing e sulla vendita online. Samuele Camatari è Presidente Turinin, docente IED, Enaip e formatore del top management di importanti aziende italiane.