Home Filiera Ecommerce Aspetti legali Tre consigli di cybersecurity per l’e-commerce

Tre consigli di cybersecurity per l’e-commerce

sicurezza 620x378

Tre consigli di cybersecurity possono tenerti al salvo da rischi per i tuoi dati. Quello della cybersecurity è un tema molto delicato e complesso, irto e pieno di sfaccettature e contraddizioni. 

Può bastare davvero poco per cadere nella rete di un attacco informatico e soffrire perdite e lacerazioni spesso irreparabili. I crimini in questione possono essere di diversi tipi: dall’appropriazione di dati personali a azioni di stalking a frodi e truffe; ed è stato rilevato il fatto che bersagli di simili attività illegali non siano solamente i colossi del web come si potrebbe invero pensare. Spesso, a pagarne le spese, sono soprattutto le piccole e medie imprese che non dispongono di sistemi di protezione efficienti a tutelarne le attività.

Tre consigli di cybersecurity per l’e-commerce:

Per questa ragione, qui di seguito abbiamo inteso stilare una lista di tre consigli di cybersecurity a uso di tutti quanti gli operatori e-commerce che abbiano intenzione di incrementare l’efficacia della sicurezza all’interno dei propri siti web.

1) Armatevi di una conoscenza base della sicurezza online:

La maggior parte degli hacker o dei criminali informatici, nell’atto di commettere qualche azione a danno delle attività online di qualche azienda o professionista, parte sempre sfruttando metodi piuttosto basilari, fondati sull’intenzione di minare la sicurezza dei siti web
Una conoscenza base delle regole relative alla cybersecurity è naturalmente d’obbligo. In particolare, si deve cercare di utilizzare, per tutti gli account legati ai siti e-commerce, il maggior numero di misure di verifica e controllo possibile. Dispositivi personali e computer dovrebbero essere tenuti separati dai computer utilizzati durante l’amministrazione dei siti web e-commerce, in modo da evitare possibili errori di confusione.

2) Prestate attenzione al social engineering:

Molto spesso, i siti web si arrestano in maniera definitiva non tanto perchè i criminali informatici siano dotati di abilità così di rilievo. In parte è così, ma non sono rare le volte in cui, a far pagare le spese, è un errore umano; prima ancora che una qualità dell’hacker a segnare il fatto. Le cause possono essere molteplici, da errori di gestione dei servizi cloud o dal lasciare la propria password email alla portata di più di uno sguardo. I proprietari di siti web possono per tale motivo difendersi dalla possibilità di incorrere in simili mancanze attraverso una formazione intensiva e sistematica. Soprattutto, devono riuscire a instillare nei propri dipendenti la consapevolezza che il social engineering è una strategia criminale subdola; e anche ambigua, capace di trarre in inganno e creare interazioni fondate su un falso senso di fiducia.

La mimetizzazione del Social Enigineering

In particolare, il Social Engineering viene definito come un attacco avente in primo luogo l’obiettivo di ottenere i dati personali della vittima tramite una mimetizzazione mirata e ben elaborata; e tale da essere particolarmente difficile da smascherare. Per questo motivo, imprenditori e dipendenti devono essere educati e formati a riconoscere via via tutti i punti sospetti, le trappole potenziali che soggiaciono ad attività o commenti o utenti online adombrati da un’aurea circospetta.

3) Servitevi di password sicure e strumenti aggiornati:

Ogni qualvolta si sceglie una password, si consiglia sempre di selezionarne una sicura e diversa a seconda dei siti in cui si decide di registrarsi. Le password più efficaci in termini di sicurezza sono quelle formate da combinazioni di lettere maiuscole minuscole e numeri, in una sequenza imprevedibile.
Tutti i siti e-commerce navigati e di successo si avvalgono dell’ausilio di numerosi strumenti per incrementare le proprie vendite e rendere la navigazione online pratica ed efficiente il più possibile; così da permettere agli utenti di contare su servizi eccellenti e all’avanguardia. Non tutti, però, sono ottimizzati per garantire agli utenti la sicurezza di cui hanno bisogno; che tradotto in altri termini significa: i criminali informatici possono avere a disposizione un ampio ventaglio di scorciatoie per identificare gli utenti e installare malware.

Fondamentale curare gli strumenti

Per questo motivo la cura degli strumenti che un operatore e-commerce sceglie di utilizzare è vitale per qualunque strategia di cybersecurity.
Badate ad aggiornare il più spesso possibile i vostri add-on, plug-ins o tutti i tool che utilizzate; e tenete particolarmente in considerazione il fatto che tali strumenti possono rivelarsi particolarmente usufruibili e manovrabili dai criminali, anche dai neofiti del genere.

Articolo precedente5 trend e-mail marketing per il 2016
Prossimo articolo5 errori web design da evitare!
Angelica Maftei: dalla finanza alla leadership nell'e-commerce Un percorso formativo e professionale internazionale Laureata in Economia, Angelica Maftei inizia la sua carriera nel settore finanziario presso la Directia Generala a Finantelor Publice si Controlului Financiar de Stat Romania (oggi ANAF, equivalente al MEF in Italia). Successivamente, prosegue il suo percorso presso il Ministero della Difesa Nazionale in Romania, dimostrando da subito le sue capacità organizzative e analitiche. Spinta dal grande sogno di un’esperienza internazionale, si trasferisce in Italia, dove avvia una brillante carriera in Jusan Network, ricoprendo ruoli di responsabilità sempre più rilevanti e diventando una figura di riferimento nell'ecosistema dell'e-commerce e della formazione digitale. Il contributo a EcommerceGuru e agli eventi della EcommerceCommunity Dal 2010, Angelica Maftei coordina il team editoriale di EcommerceGuru.it, piattaforma di riferimento per professionisti e aziende, contribuendo attivamente alla creazione di contenuti di valore e scrivendo articoli su tematiche di innovazione, digitale ed e-commerce. È inoltre protagonista nell'ideazione e nella gestione di eventi di grande impatto come EcommerceWeek, una settimana dedicata alla formazione verticale sui temi del digitale, ed EcommerceTalk, un format live di domande e risposte con esperti del settore. Grazie alla sua visione e capacità organizzativa, questi eventi sono diventati appuntamenti imperdibili per la EcommerceCommunity. Leadership negli eventi della EcommerceCommunity e Accademia B2B Angelica coordina l’intera attività didattica della EcommerceCommunity e dell’Accademia B2B, gestendo con successo il Comitato Scientifico, la selezione degli speaker e la pianificazione dei programmi. Il suo impegno si estende alla gestione dei team operativi, alla supervisione logistica e alla creazione di partnership strategiche, garantendo un alto livello di qualità e coinvolgimento per tutti gli eventi. EcommerceDay: numeri e successi Angelica ha giocato un ruolo cruciale nel successo di EcommerceDay, uno degli eventi più influenti del settore, che vanta numeri straordinari: 11 edizioni, oltre 70.300 partecipanti, 320 speaker, 650 brand e istituzioni coinvolti e la partecipazione di 18 Paesi. Il suo contributo ha trasformato EcommerceDay in una piattaforma di innovazione e networking globale. Una filosofia di lavoro ispiratrice Per Angelica, il successo si basa su una solida collaborazione di squadra. Come lei stessa afferma: "Possiamo vincere qualsiasi sfida solo se tutti i membri del gruppo lavorano con lo stesso entusiasmo e per gli stessi obiettivi."