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Marketplace, ADS o saldi – come vendere di più senza svendere

In un contesto in cui i marketplace superano spesso il singolo negozio fisico come canale di vendita, la domanda vera è: come aumentare i ricavi senza intaccare il margine e senza diluire il posizionamento del brand?

Dall’intervista con Eleonora Mendolia (MediaWorld) e Christian D’Antoni (Gruppo Miroglio) abbiamo raccolto linee guida operative, esempi e KPI da monitorare per prendere decisioni più consapevoli.

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Perché i marketplace non sono solo vetrine

I marketplace consentono di raggiungere geografie nuove con costi di acquisizione iniziali più bassi rispetto a un e-commerce proprietario. Benefici chiave: l’accesso immediato a una base clienti fidelizzata alla piattaforma, fiducia “trasferita” sul tuo negozio/brand, programmi loyalty nativi, forte spinta organica.

Limiti da gestire: commissioni sulla vendita, minore controllo su customer experience e dati cliente.

Implicazione strategica: usare i marketplace come canale di awareness e acquisizione (anche country test) e poi lavorare per portare l’utente verso i canali diretti dove puoi governare dato, margine ed esperienza.

Marketplace – come crescere senza svendere

Elettronica di consumo e fashion hanno dinamiche diverse ma una regola è comune: la leva prezzo non può essere l’unica.

Ecco alcune strategie pratiche emerse durante l’intervista con Eleonora Mendolia, Head of Partner Management Marketplace, MediaWorld e Christian D’Antoni, Head of Marketplace, Gruppo Miroglio:

  1. visibilità pagata in modo intelligente: investire in advertising interno per scalare il ranking in categoria e dare maggiore visibilità a prodotti nuovi/premium. L’effetto è cumulativo e riduce la dipendenza dallo sconto.
  2. ampiezza e profondità di assortimento: l’algoritmo e gli utenti premiano l’offerta più ampia. Cataloghi con più prodotti aumentano rilevanza, session time e conversione. Valuta varianti, bundle e accessori.
  3. linee ad hoc per canale: come per gli outlet, progetta SKU dedicate ai marketplace (non “serie B”, ma posizionamento coerente con le logiche del canale e delle geografie). Così eviti cannibalizzazione e conflitti di prezzo con retail ed e-commerce.
  4. scontistica tattica e non strutturale: usa il prezzo solo per obiettivi chiari (smaltimento stock, eventi calendario, new country). Mantieni la parità o lo sconto zero dove i costi variabili (logistica, resi) mettono a rischio il conto economico.
  5. diversificazione piattaforme: non essere “monocliente”. Pubblico, regole e KPI operativi cambiano da un marketplace all’altro; avere più canali riduce il rischio di blocchi account o cali di reach.

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Ecommerce proprietario e marketplace: competenze e costi a confronto

I marketplace hanno il vantaggio di portare traffico e fiducia immediati, time-to-market rapido, minor investimento tecnologico. Di contro non offrono il massimo controllo sui dati e sull’esperienza cliente.

Con l’e-commerce proprietario si può avere il massimo controllo sui dati, marginalità più alte e customer journey diretta con la piena direttiva del brand. In questo caso i costi di acquisizione e di marketing ricorrenti sono più elevati.

Come best practice si consiglia il modello ibrido. Usare i marketplace per scalare reach, testare nuovi mercati e convalidare assortimenti; capitalizza sui canali diretti per lifetime value, community e marginalità.

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ADS vs saldi: come scegliere la leva giusta

Quando privilegiare le ADS:
• lancio di nuovi prodotti o linee premium
• geografie da esplorare senza drogare il prezzo
• costruzione di brand awareness e consideration
Quando usare saldi e promozioni:
• obiettivi di rotazione stock e cassa nel breve
• eventi calendario ad alta domanda (es. Black Friday)
• campagne tattiche su mercati “price sensitive”
Regola d’oro: misura quotidianamente il conto economico per canale/paese/SKU. La stessa leva può essere profittevole in un mercato e distruttiva in un altro.

KPI da monitorare sui marketplace per decidere ADS o saldi

• tasso di reso (RMA): nel fashion può superare il 50% e ribaltare il margine mentre nell’elettronica pesa soprattutto su grandi elettrodomestici (causa danni durante il trasporto, problemi di logistica). Bisogna intervenire su taglie/fit, guide, immagini e descrizioni, qualità imballo e SLA corrieri.
• recensioni e rating: ascolta motivazioni negative (spesso legate a consegna/servizio) e chiudi il loop operativo con operations e customer care.
• lead time to ship e on-time delivery: prometti solo SLA realistici e rispettali. La promessa mantenuta vale più di un giorno in meno “sulla carta”.
• conversion rate e price elasticity per paese: alcuni mercati sono iper sensibili al prezzo (Italia), altri premiano servizio e assortimento.
• take-rate totale: commissioni marketplace + logistica + advertising interno + costi di reso. Questa è la “vera” fee di canale.
• mix canale: quota vendite marketplace vs diretto, % nuovi vs repeat, tasso di migrazione verso il sito.

Intelligenza artificiale: dove impatta subito

• ottimizzazione schede prodotto: titoli, bullet, attributi, FAQ e risposte automatiche coerenti con policy marketplace.
• immagini e contenuti dinamici: nel fashion, test di pose, contesti, varianti colore e look-completion per migliorare CTR e conversione senza rifare shooting.
• dynamic pricing governato dal margine: regole che tengono conto di fees, resi attesi e stagionalità, non solo del prezzo del competitor.
• customer service assistito: triage e automazioni per ridurre tempi di risposta e difendere rating venditore.
• demand sensing: usare segnali dei marketplace (search, wishlist, click) per pianificare produzione e riassortimenti.

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Marketplace – ADS o saldi e la checklist operativa

• definisci il ruolo del marketplace per mercato (awareness, vendita tattica, test assortment).
• progetta SKU e bundle dedicati per evitare conflitti con retail ed e-commerce.
• imposta un modello di attribuzione per stimare la migrazione verso il sito proprietario.
• monitora ogni giorno RMA, take-rate e marginalità netta per canale/prodotto.
• combina ADS e sconti con obiettivi misurabili e stop-loss chiari.
• diversifica i marketplace e presidia i KPI di compliance della piattaforma.

Vendere di più senza svendere è possibile se tratti i marketplace come un canale con un ruolo preciso nella tua strategia omnicanale, se misuri i KPI che contano e se usi l’AI per ottimizzare contenuti, pricing e servizio.

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Rivedi l’intervista completa: qui sotto embedderemo il video YouTube.

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Angelica Maftei: dalla finanza alla leadership nell'e-commerce Un percorso formativo e professionale internazionale Laureata in Economia, Angelica Maftei inizia la sua carriera nel settore finanziario presso la Directia Generala a Finantelor Publice si Controlului Financiar de Stat Romania (oggi ANAF, equivalente al MEF in Italia). Successivamente, prosegue il suo percorso presso il Ministero della Difesa Nazionale in Romania, dimostrando da subito le sue capacità organizzative e analitiche. Spinta dal grande sogno di un’esperienza internazionale, si trasferisce in Italia, dove avvia una brillante carriera in Jusan Network, ricoprendo ruoli di responsabilità sempre più rilevanti e diventando una figura di riferimento nell'ecosistema dell'e-commerce e della formazione digitale. Il contributo a EcommerceGuru e agli eventi della EcommerceCommunity Dal 2010, Angelica Maftei coordina il team editoriale di EcommerceGuru.it, piattaforma di riferimento per professionisti e aziende, contribuendo attivamente alla creazione di contenuti di valore e scrivendo articoli su tematiche di innovazione, digitale ed e-commerce. È inoltre protagonista nell'ideazione e nella gestione di eventi di grande impatto come EcommerceWeek, una settimana dedicata alla formazione verticale sui temi del digitale, ed EcommerceTalk, un format live di domande e risposte con esperti del settore. Grazie alla sua visione e capacità organizzativa, questi eventi sono diventati appuntamenti imperdibili per la EcommerceCommunity. Leadership negli eventi della EcommerceCommunity e Accademia B2B Angelica coordina l’intera attività didattica della EcommerceCommunity e dell’Accademia B2B, gestendo con successo il Comitato Scientifico, la selezione degli speaker e la pianificazione dei programmi. Il suo impegno si estende alla gestione dei team operativi, alla supervisione logistica e alla creazione di partnership strategiche, garantendo un alto livello di qualità e coinvolgimento per tutti gli eventi. EcommerceDay: numeri e successi Angelica ha giocato un ruolo cruciale nel successo di EcommerceDay, uno degli eventi più influenti del settore, che vanta numeri straordinari: 11 edizioni, oltre 70.300 partecipanti, 320 speaker, 650 brand e istituzioni coinvolti e la partecipazione di 18 Paesi. Il suo contributo ha trasformato EcommerceDay in una piattaforma di innovazione e networking globale. Una filosofia di lavoro ispiratrice Per Angelica, il successo si basa su una solida collaborazione di squadra. Come lei stessa afferma: "Possiamo vincere qualsiasi sfida solo se tutti i membri del gruppo lavorano con lo stesso entusiasmo e per gli stessi obiettivi."