
Per anni il mercato del lusso ha vissuto una crescita vertiginosa, alimentata dall’espansione globale dei brand e dall’aumento dei top spender. Oggi, però, il settore si trova davanti a una trasformazione profonda. Non una crisi ciclica, ma un cambiamento culturale: il valore si sta spostando dagli oggetti alle esperienze.
È quanto emerso in modo chiaro durante EcommerceDay Focus – Fashion & Tech Trends, dove manager e leader del fashion, del retail e del digitale hanno raccontato un consumatore molto diverso da quello del passato: più consapevole, più attento, più esigente. E soprattutto, orientato alla qualità della relazione, non solo alla qualità del prodotto.
La crescita dei segmenti Gen Z e Silver Age: due generazioni, un’unica richiesta: esperienza
Sembra un paradosso, ma Gen Z e Silver Age distanti per età, vicinissimi nei comportamenti oggi guidano la stessa rivoluzione.
La Gen Z, nativa digitale, non è impressionata dal possesso.
Cerca:
- autenticità
- valori chiari
- brand che costruiscono community
- esperienze da vivere e condividere
Non si accontenta più: vuole servizi immediati, personalizzazione, trasparenza.
La Silver Age, al contrario, è la generazione del benessere e del tempo liberato:
- desidera servizi premium
- attenzione umana reale
- qualità percepita
- facilità d’uso
A colpire durante EcommerceDay è stato un dato ricorrente: entrambi i pubblici giudicano decisiva l’esperienza complessiva, non solo il prodotto.
Perché i beni di lusso “non bastano più”
Il rallentamento globale del luxury non è legato alla mancanza di ricchezza, ma alla mancanza di senso. Per anni molti brand hanno puntato sulla leva più facile: l’aumento dei prezzi.
Il risultato?
- Le borse sono sempre più costose
- ma il servizio non è migliorato
- e la percezione di esclusività si è ridotta
Molti consumatori hanno iniziato a percepire una promessa infranta: prezzi sempre più alti, ma qualità percepita stabile o persino inferiore.
Il cliente oggi si chiede:
“Se pago di più, perché ricevo di meno?”
Questo divario tra aspettativa ed esperienza reale sta indebolendo i brand meno capaci di evolvere.
Il vero nuovo lusso: esperienza, relazione, senso di appartenenza
A EcommerceDay è emerso un punto chiave:
la competizione non è più sugli oggetti, ma sul vissuto che i brand sono in grado di creare.
Esperienza è:
- come vieni accolto in negozio
- come il brand ti parla online
- come il prodotto viene raccontato
- quanto il servizio è personalizzato
- quanto ti senti parte di una community
- quanto l’esperienza è unica e irripetibile
Quando tutti possono comprare (o imitare) un prodotto, per essere percepito come esclusivo un brand deve rendere esclusiva l’esperienza.
Il boom del second hand: non è risparmio, è intelligenza culturale
A EcommerceDay abbiamo analizzato i dati: la crescita del second hand non è più una tendenza, ma un segmento stabile del mercato.
Per Gen Z è un atto culturale:
- sostenibile
- intelligente
- che consente accesso democratico ai marchi
Per la Silver Age è un modo per valorizzare il proprio patrimonio.
Per i brand è una nuova occasione per:
- fidelizzare
- raccontare qualità
- controllare il mercato parallelo
- generare nuovi flussi di valore
Dalla boutique al phygital: il negozio non è morto, è rinato
Un tema centrale della giornata: il 30% dei clienti che arrivano in negozio proviene da touchpoint digitali, ma sceglie comunque il punto vendita per l’esperienza fisica.
I brand vincenti sono quelli che:
- integrano online e offline senza frizioni
- portano tecnologia nella relazione, non al posto della relazione
- trasformano il negozio in un luogo di scoperta, non solo di vendita
- uniscono servizio umano, AI e personalizzazione intelligente
Lo store fisico non perde valore. Anzi, diventa il cuore della relazione.
Il “nuovo lusso” è tempo, cura, umanità
In un mondo dove tutto è replicabile prodotti, contenuti, collezioni ciò che non può essere replicato è:
- l’empatia
- la cura
- la qualità dell’interazione
- il modo in cui un brand fa sentire un cliente
Non è un caso che brand come Hermès, Loro Piana o i marchi realmente artigianali continuino a crescere: investono nella sostanza, non solo nell’immagine.
Dai beni alle esperienze una rivoluzione culturale
Il lusso non è morto.
Sta semplicemente tornando alla sua vera natura: esclusività, creatività, relazione, unicità.
La differenza è che oggi l’esclusività non si compra, si vive.
Ed è questo il messaggio più forte emerso a EcommerceDay: il futuro del fashion non sta nei prodotti che possediamo, ma nelle storie che viviamo, nei momenti che ricordiamo e nelle esperienze che un brand è capace di farci provare.








