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Mobile World Congress, Barcellona: contenuti Video sempre più a portata di Smartphone

Le novità del Mobile World Congress 2015

Al Mobile World Congress 2015 tenutosi a Barcellona pochi giorni fa, sono state presentate le avanguardie del mondo wireless e si è parlato di connessione 5G nel 2020, prospettiva sempre più reale, quanto sconosciuta nelle sue possibili declinazioni, raccogliendo il dato del 40% in più nell’utilizzo della rete Lte dal 2013 al 2014.

Hans Vestberg, CEO di Ericsson, azienda svedese fornitrice di telecomunicazioni, ha parlato di alcuni cambiamenti che lo sviluppo del mobile e del web in generale porterà nella vita di tutti i giorni, in particolare ci sarà un consumo maggiore di streaming on demand che di canali TV.

Alcune novità presentate al Mobile World Congress 2015

Le infrastrutture si adegueranno attraverso la trasformazione delle centrali telefoniche in datacenter e il passaggio della rete fisica su cloud. Inoltre, secondo una stima di Cisco, nel 2018 i contenuti video costituiranno i due terzi del traffico attraverso dispositivi mobile.

AKAMAI sta mettendo a punto un sistema definito predictive video over cellular; il quale, attraverso una cache personale sul dispositivo di ogni utente, caricherà brevi contenuti video in base ai suoi interessi; eliminando i problemi di buffering o di zone senza campo e dandogli la possibilità di fare zapping in maniera fluida come se stesse guardando la televisione.

In un momento in cui per rilanciare le aziende italiane diventa una necessità essere presenti online, la direzione è indotta e sorretta dai numeri crescenti nell’utilizzo di dispositivi smart; i quali accompagnano gli utenti praticamente ovunque e, come abbiamo visto, sempre con meno difficoltà di connessione.

La vera sfida è saper utilizzare in maniera strategica questa possibilità. Intanto fornendo una fruibilità ottimale della nostra presenza online sull’interfaccia mobile; in secondo luogo, sfruttando la popolarità del mezzo video per comunicare in maniera ottimale il nostro marchio. Siamo di fronte ad una società sempre più fatta di spettatori che di lettori; un’utenza difficile da conquistare dal momento che sembra aver preso in mano anche il telecomando.